Per i periti della parte offesa non ci sono dubbi sulla colpevolezza dei quattro medici dell’ospedale Beauregard di Aosta accusati di lesioni personali colpose.
Questa mattina, mercoledì 6 ottobre, sono comparsi davanti al giudice monocratico di Aosta, Giuseppe Colazingari. Si tratta di: Giuseppe Cannizzo, di 63 anni, di Aosta, difeso dall’avvocato Piergiogrio Pietrini, primario di ginecologia; Osvaldo Bruna, di 58 anni, (Maria Grazia Dal Tole’); Dante Salvatores, di 70 anni, (Nilo Rebecchi) e Gianluca Malara, di 64 anni (Gino Obert).
I fatti risalgono al 3 novembre del 2005, quando una donna di 33 anni di Aosta, rappresentata in aula dall’avvocato Nicoletta Spelgatti, si era recata in ospedale per un parto gemellare. Secondo l’accusa, vi erano stati dei ritardi nell’eseguire il taglio cesario ed erano subentrate delle complicazioni. Accuse respinte dei medici, che sostengono di aver agito correttamente.
‘’Il ritardo nell’esecuzione del parto cesario – ha commentato in aula il perito di parte civile, Pierluigi Baima Bollone (medico legale ed esperto della Sacra Sindone) – ha influito con la comparsa della Cid e la successiva isterectomia. Infatti, non vi era alcuna ragione per rinviarlo’’.
I consulenti degli imputati e il perito del Pm, invece, hanno sempre sottolineato come i medici abbiano agito correttamente e nell’interesse della paziente.
Il processo è stato aggiornato al 15 dicembre per la discussione finale e la sentenza.