La Procura della Repubblica è in attesa degli atti, affidati alla Polizia stradale, sull’incidente in cui ieri, mercoledì 16 luglio, durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta, ha perso la vita il 19enne Samuele Privitera, della Hagens Berman Jayco.
Sulla base dei primi accertamenti; effettuati dai poliziotti di scorta alla competizione, il pubblico ministero in turno deciderà se disporre l’autopsia sul corridore, oppure concedere il nulla osta alle esequie.
Privitera, in gara con il pettorale 57, ha perso il controllo della sua bicicletta in un tratto di discesa nel comune di Pontey. Scivolando sull’asfalto ha prima urtato un altro ciclista (che ha riportato la frattura di una clavicola), poi – perso il casco di protezione – è finito contro una ringhiera a bordo strada.
L’impatto è stato violento e il ragazzo è andato in arresto cardiaco. Il medico della corsa, cui è giunto in supporto il 118 della Valle d’Aosta, lo ha rianimato e trasportato in ospedale, dove ha perso la vita nelle ore successive per la gravità dei traumi riportati.
Axel Merckx: “Farai sempre parte di questa squadra”
“È con il cuore colmo di dolore che condivido una notizia che nessuno nella nostra comunità avrebbe mai voluto sentire. Il nostro corridore, il nostro compagno di squadra e il nostro caro amico, Samuele Privitera, è venuto a mancare in seguito alla gara di ieri al Giro della Valle d’Aosta”. Il messaggio, direttamente dai canali della Hagens Berman Jayco Cycling Team, la squadra per cui correva Privitera. E le parole, sono quelle del general manager e proprietario Axel Merckx.
“Samuele era, e sarà per sempre, l’anima e la personalità di questa squadra. Questa squadra è sempre stata una piccola famiglia, e momenti come questo sono inimmaginabili. Era insostituibile. La sua gioia, il suo spirito, la sua gentilezza erano sempre una luce brillante in qualsiasi stanza o corsa si trovasse. Perderlo è un dolore devastante, indescrivibile. Personalmente, faccio fatica a esprimere la tristezza che provo, ma sono profondamente grato per ogni momento condiviso con lui e per la gioia che ha portato alla nostra squadra ogni singolo giorno. Amava la bicicletta, amava la telecamera, amava sorridere, amava ridere, ma soprattutto amava la sua famiglia e i suoi compagni di squadra”.
Poi, un appello: “Vi prego di tenere nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere la famiglia e gli amici di Samuele mentre affrontano i giorni che verranno. A nome di tutti alla Hagens Berman Jayco, grazie per essere al nostro fianco e per onorare la memoria di Samuele. Riposa in pace, Samuele. Farai sempre parte di questa squadra“.
L’omaggio del Tour de France
Anche il Tour de France rende omaggio a Privitera, pubblicando sulle sue pagine social un video di cordoglio e un messaggio: “Oggi rendiamo omaggio al giovane corridore Samuele Privitera, che purtroppo è deceduto ieri. Riposa in pace, Samuele”.
Samuele Privitera non ce l’ha fatta: è morto il ciclista caduto al Giro della Valle d’Aosta
17 luglio 2025 – Ore 00.16

Non ce l’ha fatta Samuele Privitera. Il 19enne in corsa al Giro della Valle d’Aosta under 23, con i colori della Hagens Berman Jayco, è morto nel pomeriggio all’ospedale “Parini”, a seguito dei traumi riportati cadendo nella prima tappa della gara, disputata ieri, mercoledì 16 luglio. La notizia ha lasciato senza fiato la carovana del petit tour, che si fermerà in segno di rispetto per l’accaduto. Annullata la tappa in programma per oggi, giovedì 17, la Passy/Passy plaine-Joux.
L’incidente è avvenuto nella tappa d’esordio. 85,4 km con partenza da Aosta e ritorno al capoluogo regionale, dopo un anello tra alta e media valle. Nella frazione si sono registrate diverse cadute, ma di entità non grave. Quando i corridori attraversavano la zona di Pontey, sulla base di una prima ricostruzione (ma la dinamica esatta è al vaglio della Polizia stradale, di scorta alla carovana, che ha rilevato l’accaduto), forse sbalzato da un dosso, Privitera è finito a terra.
Ha perso il casco di protezione e, scivolando, dopo aver urtato un altro concorrente (caduto a sua volta, riportando la frattura di una clavicola), ha sbattuto contro una cancellata al bordo della strada. L’impatto è stato violento: l’atleta ha perso coscienza. A soccorrerlo è intervenuta prima l’ambulanza con il medico che fa riferimento all’organizzazione della competizione, cui è giunta in supporto anche l’automedica del 118 della Valle d’Aosta.

Le manovre di rianimazione praticate sul posto dai soccorritori hanno consentito il trasferimento al “Parini”, dove il ragazzo è deceduto nelle ore successive. La squadra per cui era in corsa Privitera, la Hagens Berman Jayco, è diretta da Axel Merckx, figlio del grande campione Eddy. Si tratta del team che aveva vinto il Giro della Valle nel 2023, con Darren Rafferty.
Figlio unico, Samuele Privitera viveva con la famiglia a Vallecrosia, in provincia d’Imperia. Prima di passare al team con cui stava disputando la competizione in terra valdostana aveva corso per anni con la Ciclistica Bordigherese. I genitori, molto conosciuti nel paese ligure, sono giunti al “Parini” in tarda serata. Ad accoglierli, oltre ai sanitari e alle pattuglie della Polizia di Stato, hanno trovato il presidente del comitato organizzatore, Riccardo Moret.
“I miei sentimenti – ha affermato, prima di entrare in Pronto soccorso – li ho comunicati stasera davanti ai direttori sportivi. Un incidente, nel ciclismo, è parte del gioco, lo so bene perché anche mio figlio ha corso da dilettante per anni, ma una vicenda del genere è altro. Grande è il dolore e la vicinanza alla famiglia in questo momento”.
In serata, l’organizzazione della gara si era riunita con i direttori sportivi delle 28 formazioni in gara. La decisione, con la Società Ciclistica Valdostana a dirsi “addolorata per la prematura scomparsa di Samuele Privitera”, è stata di cancellare la tappa in programma per oggi, giovedì 17 luglio, a Passy. Le squadre sono lasciate libere di scegliere se proseguire la competizione a partire dalla terza tappa, venerdì 18, da Pré-Saint-Didier al Colle del Gran San Bernardo.
L’intento dell’organizzazione è di far precedere quella frazione da un momento di raccoglimento (un minuto di silenzio è già stato osservato dai partecipanti alla riunione di stasera, in apertura della stessa) e di neutralizzare il tratto iniziale della tappa in memoria di Samuele. Inoltre, fino al termine della manifestazione, tutte le cerimonie protocollari sono cancellate. Una morte che ha spento il clima che tradizionalmente accompagna la manifestazione attraverso la Valle (e dintorni).

Il cordoglio delle istituzioni
“Profondo dolore” per la morte del giovane ciclista ligure Samuele Privitera è stato espresso dal presidente della Regione Renzo Testolin e dall’assessore allo Sport Giulio Grosjacques, a nome del governo regionale e della comunità valdostana.
“Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di Samuele e ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, alla quale rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze. – sottolineano – Il nostro pensiero va anche ai suoi compagni della squadra Hagens Berman Jayco, duramente colpiti da questa tragedia, nonché a tutti i ragazzi che partecipano al Giro della Valle d’Aosta. La morte di un giovane corridore, che con dedizione inseguiva i propri sogni sportivi durante una competizione dedicata alle nuove generazioni del ciclismo, lascia sgomenti e segna profondamente l’intera comunità valdostana“.
Anche il sindaco di Aosta Gianni Nuti e l’assessora allo Sport del capoluogo Alina Sapinet esprimono “il cordoglio dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Aosta per la scomparsa, avvenuta nella tarda serata di ieri, del ciclista Samuele Privitera”. In una nota si legge: “Di fronte a tragedie come quella di ieri non ci sono parole che possano essere dette per lenire il dolore dei familiari a cui vanno le nostre condoglianze più sentite insieme all’abbraccio ideale di tutta la città che purtroppo non ha potuto salutare l’arrivo di Samuele in quello che doveva essere un momento di festa collettiva all’insegna dei valori dello sport“.
5 risposte
Sono davvero molto triste per quanto successo credo che purtroppo questi incidenti fanno parte di questo sport e della vita. Sono anch’io un genitore e immagino il dolore di questa famiglia per la perdita dell’unico figlio. TREMENDO !! Purtroppo la vita è lo sport vanno avanti, cerchiamo di non dimenticarlo.
Questi dossi che non si sa bene perché a cosa servono, anzi si si sa, creano disagi alle ambulanze provocando ritardi e danni ai trasportati anche gravi, senza costare i danni meccanici alle vetture e incidenti ai ciclisti, anche perché la maggior parte sono dei veri gradini,
Sbalzato da un dosso, era.già accaduto un incidente mortale ad Aosta. Per le competizioni anni fa (giro.d’Italia) venivano rimossi. Sarebbe opportuno rimuoverli tutti e sostituirli con radar, a norma, per evitare cadute a atleti e cittadini. Sincere condoglianze ai genitori.
Dolore e sconcerto per la morte di un giovane campione.Ora basta via quei dossi che sono saliscendi pericolosi per le ambulanze soprattutto!!!
Quanta tristezza.
Un ragazzo, come tanti, che insegue un SOGNO, che purtroppo viene travolto dalla TRAGEDIA.
Condoglianze alla famiglia.