Dopo anni di duro lavoro, sei finalmente andato in pensione e hai ricevuto il tuo primo versamento mensile, ma controllando la cifra ti sei reso conto che risulta più bassa rispetto a quanto ti spetta di diritto?
Gli errori nel calcolo della pensione non sono poi così rari, tanto che a chiunque può capitare di dover far fronte a questo problema. Ciò che conta, in questi casi, è non farsi prendere dal panico o dalla rabbia e rivolgersi il prima possibile a consulenti specializzati, i quali sapranno come risolvere il problema.
In questo articolo andremo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sugli errori di calcolo della pensione e cercheremo di capire da cosa dipendono e cosa fare per tutelarsi. Nel caso in cui avessi riscontrato un errore nella tua pensione e desiderassi ricevere assistenza per prevenire questo ed altri tipi di problemi, scopri il servizio di consulenza pensionistica di MiaPensione.
Errori nel calcolo della pensione: perché si verificano
Le cause che possono portare a errori di calcolo della pensione sono piuttosto numerose. Tra quelli più comuni rientrano:
- la mancata registrazione delle contribuzioni obbligatorie per lavori occasionali o periodi di lavoro svolti all’estero;
- gli sbagli nell’applicazione e nel calcolo dei coefficienti di trasformazione;
- gli errori nell’applicazione delle aliquote contributive.
Altri errori possono riguardare il calcolo delle maggiorazioni, l’applicazione sbagliata del sistema di calcolo, il mancato riconoscimento di contributi riscattati o, a monte, problemi legati all’estratto conto previdenziale.
A chi rivolgersi
In caso di problemi legati a errori di calcolo della pensione, è necessario rivolgersi il prima possibile a personale competente. A seconda dei casi, oltre a poter segnalare l’errore direttamente all’INPS, attraverso i canali dedicati, si può fare affidamento su un patronato oppure su consulenti pensionistici specializzati.
Se decidi di seguire questa seconda strada, richiedi il calcolo della pensione per quantificare gli errori e per procedere, laddove necessario, con la rivalutazione della pensione e con il rimborso delle somme che non ti sono mai state versate.
Correzione dell’importo della pensione
La correzione dell’importo della pensione può essere effettuata ricorrendo a due procedure principali. La prima, nota come ricostituzione, consiste nel ricalcolo dell’assegno da parte dell’INPS sulla base di nuove documentazioni fornite o a seguito del versamento di ulteriori contributi, compresi i contributi figurativi.
La seconda procedura è il cosiddetto supplemento. In questo caso, l’adeguamento viene effettuato non in seguito a errori, ma dopo il versamento di nuovi contributi. In particolare, riguarda l’adeguamento dell’ammontare dell’assegno pensionistico ai nuovi contributi. Versati dopo la pensione e legati a una nuova attività lavorativa.
Cosa fare per evitare errori
Sebbene gli errori di calcolo della pensione non possano essere del tutto evitati, è possibile prevenirli parzialmente verificando con cura la propria posizione contributiva sia prima sia dopo il pensionamento.
In particolare, è fondamentale controllare sempre con attenzione le buste paga, la Certificazione Unica e l’estratto conto contributivo.
Oltre a questo, risulta utile effettuare delle simulazioni della pensione, così da farsi un’idea dell’ammontare della stessa, e affidarsi a consulenti specializzati.