Una battaglia di “legalità e trasparenza” perché la Valutazione di impatto ambientale “non è una parolaccia ma è la procedura che permette ai cittadini e alle cittadine di dire la loro sulle questioni che interessano il loro territorio. Se qualcuno ha messo nero su bianco che non è necessaria, noi ricorriamo perché invece lo è”. A dirlo è Alice De Marco, presidente della Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, che insieme a Valle Virtuosa e al Comitato Discarica sicura di Pompiod ha presentato un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera con cui la Regione ha dichiarato non necessaria la procedura di Via – lo strumento che valuta gli effetti di un progetto sull’ambiente – per la riapertura della discarica di rifiuti inerti tra Jovençan e Aymavilles.
Uno dei motivi alla base del ricorso – elaborato dall’avvocata Emanuela Beacco del Foro di Monza e presentato ieri pomeriggio in una conferenza stampa nella sala del Consiglio di Jovençan – riguarda i rifiuti che saranno portati nella discarica di Pompiod, già al centro di alcune vicende giudiziarie per conferimenti illeciti, provenienti soprattutto da fuori Valle. Nell’elenco sono presenti due codici Eer (Elenco europeo dei rifiuti) – che corrispondono ai fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina e al mercurio parzialmente stabilizzato – “considerati pericolosi, quindi tossici e altamente dannosi, e mai autorizzati”, spiega Beacco, sottolineando come – secondo la normativa – “avrebbero dovuto essere segnalati con un asterisco”. Per l’avvocata, “questa svista sui codici è molto grave perché getta un’ombra sull’attendibilità della documentazione prodotta e delle valutazioni che sono state fatte”.
La discarica si trova poi a “100 metri da un sito di interesse comunitario facente parte della Rete Natura 2000, considerata la più grande rete ecologica europea a tutela della biodiversità”, prosegue l’avvocata. In questi casi, la normativa richiede la valutazione d’incidenza (Vinca) che, nel caso di Pompiod, “non è mai stata fatta”. Nel ricorso si contesta poi “la procedura adottata dalla Regione”, che ha “omesso di considerare il cumulo con altri progetti autorizzati e approvati (la discarica è anche una cava) e la presenza del sito Natura 2000”.
Un ricorso analogo è stato presentato dall’amministrazione comunale di Jovençan. Per Paolo Meneghini, presidente di Valle Virtuosa, quanto deciso dalla Regione “è illogico”. La discarica è stata aperta 26 anni fa: “Tutto si regge su una valutazione fatta nel 1998 ma da allora le cose sono cambiate in modo sostanziale – aggiunge Meneghini -. Siccome la discarica si trova a meno di 100 metri da un sito protetto sarebbe stato necessario verificare che l’attività della discarica non avrebbe arrecato danno a questo habitat che ospita 8 colonie di pipistrelli, di cui quattro a rischio di estinzione”. Per sostenere le spese dei ricorsi, l’associazione ambientalista ha lanciato una raccolta fondi online sulla piattaforma buonacausa.org.
Discarica di Pompiod, dalla minoranza di Jovençan perplessità sul metodo ma appoggio al ricorso
11 settembre di Silvia Savoye
“In una vicenda tanto complessa quanto delicata come quella della discarica di Pompiod, riteniamo che sia fondamentale superare le divisioni politiche e agire in modo coeso, affinché la comunità di Jovençan riceva risposte chiare, tempestive e basate su una reale tutela dell’ambiente e della salute pubblica“. Così i consiglieri del gruppo Pour – Per Jovençan Vally Lucianaz, Henri Quendoz e Moreno Cavilli sulla scelta del comune di Jovençan di presentare ricorso al Tar. Spiegando di esser rimasti “sorpresi” della decisione assunta il 2 settembre, i consiglieri ricordano inoltre come la volontà dell’amministrazione non si fosse palesata nell’incontro istituzionale svoltosi il 28 agosto. “La scelta della Giunta è quindi maturata in un brevissimo arco di tempo e senza il necessario coinvolgimento del Consiglio comunale, al quale sarebbe spettato un confronto franco e trasparente su un tema di tale rilevanza per la comunità”. Nonostante le perplessità sul metodo adottato dalla maggioranza, Lucianaz, Quendoz e Cavilli si dicono favorevoli al ricorso. “Riteniamo che la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini rappresenti un interesse primario e non negoziabile per l’intera amministrazione, indipendentemente dalle sue articolazioni politiche”.
Stupore viene espresso anche dall’amministrazione comunale di Aymavilles, che “ha condiviso con il Comune di Jovençan le tappe di un auspicato futuro della discarica di Pompiod, con valutazioni effettuate anche a seguito dello studio ARPA che dovrebbe portare al solo conferimento di materiale inerte da demolizione e costruzione; tra i passaggi è stata condivisa anche la decisione di non ricorrere al Tar sul provvedimento dirigenziale di valutazione sull’assoggettabilita a VIA.”
Discarica di Pompiod, ricorso al Tar delle associazioni ambientaliste e del comune di Jovençan
9 settembre 2025
Sulla discarica di Pompiod la Regione applichi correttamente la normativa, disponendo una Valutazione di impatto ambientale completa e vincolante sulla discarica e sulle attività di smaltimento previste ma anche una Valutazione di Incidenza Ambientale per valutare gli effetti della stessa sulla vicina area protetta della rete europea Natura 2000 “Castello e miniere abbandonate di Aymavilles. È quanto chiedono Valle Virtuosa, Legambiente Valle d’Aosta e il Comitato Discarica sicura di Pompiod con un ricorso presentato al Tar della Valle d’Aosta nella giornata di oggi, martedì 9 settembre, dall’avvocata Emanuela Beacco.
Il ricorso chiede in primo luogo l’annullamento del Provvedimento dirigenziale n. 3218/2025, con cui la Regione ha dichiarato non necessaria la VIA per la riapertura della discarica.
Richieste simili a quelle portate davanti al Tar della Valle d’Aosta anche dal Comune di Jovençan, con una separata istanza depositata sempre nella giornata di oggi.
“Il provvedimento – sottolineano le associazioni ambientaliste – si fonda su generiche promesse di futuri approfondimenti e mitigazioni rinviati alla fase attuativa. Ma la funzione della VIA è proprio quella di accertare prima degli atti autorizzativi gli impatti ambientali effettivi, a tutela della salute e del territorio. Rinviare tali verifiche significa eludere la normativa. La discarica di Pompiod non è mai stata sottoposta né a VIA né a VIncA, sebbene entrambe siano obbligatorie per garantire la protezione dell’ambiente, della salute e della comunità”.
Per il primo cittadino di Jovençan, Stefano Belli: “È arrivato il momento di fare chiarezza su una vicenda che da troppi anni solleva dubbi e preoccupazioni. Parliamo di una questione complessa, che va avanti da oltre vent’anni e che riguarda da vicino il nostro territorio e la nostra piccola comunità. Per questo riteniamo fondamentale che il sito venga sottoposto a una Valutazione di Impatto Ambientale, come garanzia per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Ci siamo affidati a un’avvocata esperta di diritto ambientale che ha condiviso la nostra posizione. La discarica di Pompiod deve essere bonificata e costantemente monitorata: il territorio ha già dato troppo e ora merita risposte chiare, scelte coraggiose e atti concreti. Come amministrazione continueremo a vigilare con attenzione, portando avanti ogni azione utile per tutelare l’ambiente e la qualità della vita dei nostri cittadini.”.
