Mettere in rete tutte le Chirurgie vascolari italiane per affrontare in modo più efficace le emergenze. Il medico Flavio Peinetti, direttore della struttura complessa di Chirurgia vascolare ed Angiologia dell’ospedale Umberto Parini di Aosta, è stato nominato coordinatore del Gruppo operativo tecnico (Got) dell’Istituto superiore di sanità.
Il gruppo – voluto e sostenuto dal ministero della Salute e dall’Agenas, dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – avrà il compito di elaborare, nei prossimi mesi, le buone pratiche clinico assistenziali-organizzative per “costruire una rete nazionale, attualmente presente solo in poche realtà locali e con criteri gestionali non uniformi, che colleghi tutte le Chirurgie vascolari italiane superando quindi anche i confini regionali”, spiega l’Usl. Tutto questo per “affrontare le emergenze tempo-dipendenti vascolari con maggiore efficacia ed efficienza possibili, riducendo l’enorme impatto in termine di vita e disabilità che tali patologie comportano se non adeguatamente trattate in tempi rapidi”.
La nomina di Peinetti, che è anche coordinatore regionale delle reti cliniche tempo-dipendenti, è avvenuta lo scorso 1° agosto su designazione del presidente dell’Iss
Rocco Bellantone e “costituisce un importante riconoscimento, oltre che per il
professionista, anche per la sanità della Valle d’Aosta“, prosegue l’azienda sanitaria. La candidatura del professionista valdostano è stata proposta congiuntamente dalla Società italiana di chirurgia vascolare ed endovascolare, dal Collegio italiano dei
primari di Chirurgia vascolare e dal Collegio dei professori ordinari universitari di
Chirurgia vascolare, in rappresentanza del mondo accademico e clinico della disciplina.
Peinetti, già presidente del Collegio nazionale dei primari e successivamente della
Sicve, la Società italiana di Chirurgia vascolare ed endovascolare, ha dedicato gran parte della sua attività istituzionale allo studio e all’organizzazione della gestione delle emergenze vascolari tempo-dipendenti, tra cui aneurismi aortici dissecanti o in rottura, ischemia acuta degli arti da eventi trombo-embolici o traumatismi artero-venosi complessi, e ictus cerebrali da patologia carotidea.