La “réunion” autonomista piacerà? Al comizio di chiusura, l’Union Valdôtaine scommette sul “sì”

Nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 25 settembre, all’area verde di Gressan, il comizio con cui il leone rampante ha chiuso il viaggio tra gli elettori in vista dell’appuntamento elettorale di domenica prossima, 28 settembre.
Candidati UV cover
Politica

Se il comizio d’apertura della campagna elettorale dell’Union Valdôtaine per le elezioni regionali, a Pont-Saint-Martin all’inizio del mese, era trascorso all’insegna dell’80° anniversario del Mouvement, quello di chiusura – nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 25 settembre – ha toccato altre note. Altrettanto cruciali ed evocative nella storia dell’autonomismo valdostano: quelle del culmine della “réunion” tra le anime della diaspora unionista.

A ben guardare, ogni dettaglio della serata rappresentava un rimando. A “principi e simboli” di un “percorso iniziato nel 2020 e che, nel 2024, è riuscito a rimettere assieme le forze dell’autonomismo”, per dirla con la vicepresidente Patrizia Morelli. A partire dagli elementi visuali del “comice de clôture”. Scenografia minimale, omaggiando la tradizione, ma cercando di tenere a mente che nel 2025 la parola “modernità” non può restare fuori dalla porta.

Patrizia Morelli
La vicepresidente Patrizia Morelli.

Per cui, due giovani presentatori (Gaëlle Verthuy e André Comé) in look misto casual, ma un semplice palco in legno, tra le pareti del gremito “Le Grand Chalet” dell’area verde di Gressan (in quell’envers dove i semi della diaspora avevano germogliato non poco, anche se il sole non batte proprio tutto il giorno), con alle spalle solo i “drapeau” delle sezioni del movimento. Uno degli elementi che stanno all’esistenza del leone rampante, come la linguaccia a quella dei Rolling Stones.

Di fronte, seduti, i trentacinque candidati della lista, che – è ancora Morelli a dirlo – “incarna il progetto della riunificazione”. E che prenderanno la parola uno ad uno, in ordine di età, alternando una donna e un uomo. Annunciati solo con il nome. Prima, però, il presidente Joël Farcoz ricorda il percorso compiuto in campagna elettorale, “nella volontà di vedere la Valle d’Aosta libera ancora una volta”, portando nei quattro angoli della regione una “proposta per i prossimi vent’anni”.

Joel Farcoz
Il presidente Joël Farcoz.

Sì, perché il tempo (passato, presente e futuro) è l’altro ingrediente “clou” della serata. Una variabile dall’elevato potenziale emotivo, soprattutto se la sala è piena di persone che hanno condiviso tratti di cammino, ma altri li hanno compiuti da separati. Per Farcoz, stasera, “una cosa non manca: gli occhi lucidi”. D’altronde, “sappiamo che non è una campagna per le regionali, ma per far passare un messaggio: che la Valle d’Aosta può autogovernarsi”.

E può farlo perché “siamo diversi, non solo politicamente, ma anche nell’approccio all’amministrazione”. “Ciò che è competenza della Regione – esclama Farcoz – permette di risolvere dei problemi”. Ciò che compete allo Stato, invece, è talvolta “fonte di situazioni problematiche”, o attualmente irrisolte, vedi – è l’esempio del Presidente del leone rampante – il raddoppio del tunnel del Monte Bianco.

Pubblico
Il pubblico del comizio.

Al riguardo, il messaggio che parte da Gressan è chiaro: “siamo pronti a confrontarci con tutti, ma non ad essere sostituiti in Valle d’Aosta”. Infine, l’accenno ad tema caro ai “competitors” degli autonomisti alle regionali di domenica prossima. Quell’instabilità politica che “non permette a volte di dare risposte, ma se l’Uv avrà un risultato importante, in Regione e nei Comuni, anche ad Aosta, ci sarà stabilità”.

Quindi, i protagonisti del “viaggio” ormai al termine. Parlano tutti e 35, con la ferrea regola di un minuto a testa. Difficile da credere inizialmente, ma nei fatti la rispetteranno. Una parentesi che parla soprattutto al “ventre” unionista, a base di parole d’ordine (su tutte, “grazie”), delle immagini di “un mese arricchente ed impegnativo”, di una nuova leva (sono 7 i candidati rossoneri con meno di 40 anni) che vuole essere “non l’avvenire, ma il presente della Valle d’Aosta” e dell’aver “riscoperto il piacere di incontrarci per parlare di politica”.

Presentatori UV
Il “comice de clôture” dell’Uv.

E se nella regione è da poco passato il Tor des Géants, “noi abbiamo fatto 61 comuni e siamo stati accolti meravigliosamente ovunque”. Tra i diversi interventi, un ricordo, per Mario Trèves, professore nipote dell’abbé Trèves da Heresaz, di cui è Erik Lavevaz a dare la notizia della scomparsa, con il pubblico in piedi a tributargli omaggio. Poi, tornati seduti, riecco la “réunion”: “nei prossimi anni ci attendono sfide importanti e abbiamo bisogno di una Uv forte e coesa”.

Il sigillo lo mette l’assessore Luigi Bertschy: “la politica è competenza, ma anche amicizia e famiglia. Penso che in questa campagna abbiamo completato la Réunion iniziata l’anno scorso” e la famiglia, ça va sans dire, è quella unionista, oggi riunita allo stesso tavolo (non solo metaforicamente, vista la cena che segue il comizio, con nel menù anche dei mezzi paccheri all’amatriciana non propriamente alpini). Applausi a scena aperta.

Renzo Testolin
Il presidente Renzo Testolin.

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ammette che, all’inizio della campagna elettorale, “c’erano dei timori, ma durante il mese abbiamo acquisito la capacità di conoscere le persone e farci conoscere”, elemento che “ha fatto partire la consapevolezza della nostra forza, l’orgoglio di essere valdostani”. Il passo successivo del Président è “vogliamo governare ancora questa regione e siete voi che ci date la forza”.

Poco dopo, riceverà il “cinque” di Gianni Nuti, sindaco uscente di Aosta, notato in sala dal presentatore e chiamato a ricevere la sua dose di entusiasmo delle centinaia di presenti (e chissà se, nonostante i ringraziamenti a mani giunte, è lo stesso sentimento che lo anima in questo inizio d’autunno).

Candidati UV
I candidati dell’Uv alle regionali.

Degli avversari – quei nazionalisti che risalgono nel tempo fino a Giovenale Vegezzi Ruscalla contro cui puntava il dito in quasi ogni suo articolo sul “Peuple” Emile Proment (l’autore di “Le roman d’un jeune Valdôtain”, ndr.) – s’incarica l’assessore Luciano Caveri, dopo aver scherzato sul fatto che “mi avete eletto più giovane deputato a 28 anni e oggi sono il più anziano della lista… devo essermi perso qualche puntata”.

“Le nostre radici – tuona – sono nella Jeune Vallée d’Aoste. Vorrei dirlo a Vannacci, vorrei dirlo ai fascisti di Fratelli d’Italia, perché c’è Casapound” che evoca Mussolini. “Vorrei ricordare la resistenza, i decreti luogotenenziali. Avremmo avuto uno Statuto di autonomia senza le proteste di piazza dell’Uv, con le bandiere con il leone? I candidati sono qui a ricordare che abbiamo una storia”.

Pubblico canta
Il pubblico del comizio.

Ma anche ad impegnarsi per un risultato, perché “domenica non vi daranno una scheda elettorale, avrete nelle mani il futuro della Valle” (cit. Aurelio Margueretaz). E se l’assessore Giulio Grosjacques e tanti altri lo vedono potenzialmente “straordinario”, è il consigliere Roberto Rosaire ad esplicitare: ”speriamo che il 28 il vostro voto ci dia ancora più forza, arrivando da 11 a 14,7 eletti, per raggiungere un numero ancora più alto grazie al premio di maggioranza”.

E, siccome tutto torna da dov’è iniziato, ecco ancora Patrizia Morelli: “non c’è solo l’autonomismo. L’unionismo è un passo in più. L’unionismo è mettere assieme persone, di idee anche diverse, ma che hanno un collante costituito dall’amore per la Valle”. Dissolvenza, schermo nero, mentre si leva “Montagnes Valdôtaines” diretta dal maestro Angelo Filippini.

Montagnes Gressan
Il pubblico intona Montagnes Valdôtaines.

Che dire, il film della réunion nel cinema della galassia autonomista non è un’opera inedita. Però, venne proiettato una volta sola ed era oltre 45 anni fa. Il “remake” riscuoterà lo stesso successo di allora? La regia dell’appuntamento di oggi ed i vertici dell’Union Valdôtaine ci hanno investito. L’ultima parola, però, spetta ai valdostani, cui passerà domenica 28, tra tre giorni. I risultati al box office si vedranno solo lunedì prossimo, in giornata.

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