Marmotta, Belva e Maudite reines nel giorno del saluto a Mario Trèves

A Brusson durante la seconda eliminatoria autunnale dei combats, nel pomeriggio di oggi, domenica 28 settembre, è stato ricordato il professore di Emarèse, che nel 1985 inventò il primo calendario delle reines.
Marmotta di Gimmy Dujany
Società

Il calendario dei combats de reines ha fatto capolino nelle case dei valdostani quarant’anni fa, nel 1985. Il muro di Berlino divideva la Germania Ovest da quella Est, i Queen erano diventati la nuova icona della musica mondiale e di lì a poco la Juventus avrebbe vinto la sua prima Coppa dei Campioni nella notte irreale dell’Heysel.

Soprattutto, qualche mese prima, Mario Trèves di Emarèse ebbe l’idea di mettere insieme le foto delle reines della stagione 1984 e di farne un calendario: oggi sembra semplice, allora non lo fu affatto, e se oggi a fine novembre nelle case degli allevatori spuntano dodici pagine a raccontare l’anno che verrà con le immagini delle bovine più belle della valle è anche e soprattutto merito suo.

Mario Trèves è stato professore di religione, e in modo religioso ha raccontato soprattutto lo tsan e pure le batailles de reines: sua l’idea del calendario, sua pure la voce storica della prima diretta radiofonica della finale regionale dei Combats, realizzata da RadioPropostaAosta nel lontano 2010.

Mario Trèves è scomparso mercoledì scorso, 24 settembre, all’età di 79 anni. Ieri, sabato, il funerale nella sua Emarèse: oggi, domenica 28, nella vicina Brusson, anche il popolo delle batailles ha voluto rendergli omaggio con un minuto di silenzio prima dell’inizio della seconda eliminatoria della stagione autunnale.

Il ritorno di Davide Bieller, l’exploit di Gimmy Dujany

Marmotta di Gimmy Dujany
Marmotta di Gimmy Dujany.

Concorso ben partecipato, quello di Brusson, dove il comitato ha scelto di abbassare la quota dell’arena – quasi fosse un trampolino del salto con gli sci – da Estoul alla zona sportiva di Trois Villages, Scelta vincente, premiata da un numeroso pubblico arrivato nella località della Val d’Ayas nonostante la strada regionale aperta a singhiozzo, complice forse la spettacolare cornice di sole che ha scaldato anima (e corpo) di tutti i presenti.

Tra questi anche Davide Bieller, che arrivava da Pré-Saint-Didier (non proprio dietro l’angolo) con la voglia di scombinare i piani. Missione riuscita solo a metà, per il vincitore della Regionale 2023: nel primo peso piazza alla finale Pikachu e Bijou – la prima seconda al concorso del Deuxième Veau del 2022, la seconda terza all’Espace Mont Blanc de La Foulie con Edy Vierin l’anno successivo – entrambe alla prima qualificazione ed entrambe terze. Bijou ha ceduto in semifinale a Nerveuse di Nello Girod, pure lei debuttante alla Croix-Noire, mentre Pikachu è stata sconfitta dalla futura regina Marmotta di Gimmy Dunajy.

L’allevatore di Châtillon, va detto, un colpo all’anno lo piazza quasi sempre: con Marmotta le cose sono andate bene nel 2023, quando vinse al Col de Joux, e meno a Pollein l’anno scorso, quando la bovina si qualificò per la finale ma senza riuscire a partecipare. Oggi Marmotta ha conquistato il secondo bosquet, tra un mese ad Aosta avrà il numero rosso e quindi sarà da “prendere con le pinze”: a onor di cronaca, però, va detto che il concorso di primo peso odierno è stato il meno performante dei tre di Brusson.

Seconda categoria, Belva passa all’incasso

Belva di Diego Perrin
Belva di Diego Perrin.

A Montjovet a fine marzo Belva di Diego Perrin aveva lasciato a bocca aperta tanti appassionati: regina performante come poche, già in grande forma nonostante una primavera appena iniziata, Belva aveva però dovuto arrendersi a uno dei “bug” delle batailles, ovvero l’eliminazione che arriva prima dei quarti di finale. Che, in soldoni, annulla la prestazione, o quasi: per la sua prima qualificazione Belva ha dovuto aspettare un altro concorso in Bassa Valle, ma la stagione “sportiva” è la stessa.

Secondo combat della carriera e bosquet in un concorso di seconda categoria che annoverava aspiranti reines molto interessanti. Negra di Aurelio Crétier, ad esempio: seconda al deuxième veau 2023, la bovina di Saint-Christophe è stata l’ultima a cedere a una bovina in grande forma.

In terza piazza Reinetta di Yannick Martinod, già vice reina nella sua Vertosan un anno fa, e Mouteila di Nello Girod, che completa la sua personale doppietta con la prima qualificazione della sua protetta.

Terza categoria, il ritorno di Maudite

Maudite di Gildo Bonin
Maudite di Gildo Bonin.

Nel terzo peso era una delle più attese, e una volta tanto le attese non sono state tradite: Maudite di Gildo Bonin aveva vinto nella vallata di Gressoney l’estate scorsa e oggi ha fatto il suo personale bis a Brusson, confermandosi una delle bovine “leggere” più interessanti del panorama delle reines. Per lei è la terza qualificazione, perché il suo personale albo d’oro iniziò nel 2023 con il terzo posto di Sarre.

In finale ha sconfitto Veleno di Aurelio Vercellin, che migliora il suo terzo posto del 25 aprile 2024 a Challand-Saint-Victor. In terza piazza la giovane Prodige di Marco Démoz e un’altra veterana, Negra de Lo Copafen, che non replica l’exploit di Pontey di un anno fa – vinse l’ultimo concorso eliminatorio prima della finalissima – e neppure il secondo posto di Brissogne 2023, ma dimostra che nelle batailles – alla fine dei conti – basta entrare nelle quattro. E a volte non è neppure così facile.

Domenica prossima, 5 ottobre, si combatte a Nus: l’eliminatoria in programma nel vallone di Saint-Barthélemy è stata spostata nella zona dei campi di tsan, non lontano dalla statale 26.

LE QUALIFICATE

PRIMA CATEGORIA (17)

  1. Marmotta di Gimmy Dujany di Chatillon (745 chili)
  2. Nerveuse di Nello Girod di Fontainemore (704 chili)
  3. Pikachu di Davide Bieller di Pré-Saint-Didier (681 chili)
  4. Bijou di Davide Bieller di Pré-Saint-Didier (647 chili)

SECONDA CATEGORIA (42)

  1. Belva di Diego Perrin di Quart (589 chili)
  2. Negra di Aurelio Crétier di Saint-Christophe (592 chili)
  3. Reinetta di Yannick Martinod di Saint-Nicolas (595 chili)
  4. Mouteila di Nello Girod di Fontainemore (572 chili)

TERZA CATEGORIA (46)

  1. Maudite di Gildo Bonin di Gressan (547 chili)
  2. Veleno di Aurelio Vercellin di Fontainemore (544 chili)
  3. Prodige di Marco Démoz di Challand-Saint-Anselme (545 chili)
  4. Negra de Lo Copafen di Chambave (542 chili)

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