Tra riconferme e novità: 13 donne e 19 nuovi sindaci in Valle d’Aosta

La più giovane eletta è ancora Alice Chanoux, sindaca di Champorcher. Il decano dei sindaci si conferma Paolo Cheney a Saint-Christophe.
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Politica

La più giovane eletta è ancora Alice Chanoux. Classe 1991, guiderà il comune di Champorcher per altri cinque anni dopo aver indossato la fusciacca per la prima volta nel 2018, a 27 anni, quando l’allora primo cittadino Alexandre Glarey rassegnò le dimissioni. Poi la riconferma alle elezioni del 2020 e a quelle dello scorso 28 settembre, il cui spoglio si è concluso ieri. Con tre mandati consecutivi alle spalle e il quarto pronto a essere cominciato, spetta invece a Paolo Cheney, classe 1950 e di nuovo primo cittadino di Saint-Christophe, il titolo di “decano” dei sindaci valdostani.

Non si tratta di due volti nuovi, come la maggioranza dei sindaci eletti ieri nei 64 dei 65 comuni chiamati al voto la scorsa domenica. Anche se all’appello manca il nome del primo cittadino di Aosta, che sarà scelto con il ballottaggio di domenica 12 ottobre, tra una valanga di liste uniche e una ventina di sfide, sono 46 i sindaci confermati per un nuovo mandato e 18 i passaggi di testimone, tra novità e qualche ritorno.

Tra le donne, debuttano come sindache Morena Danna a Montjovet, Veronica Pellizzari a Pré-Saint-Didier e Graziella Priod a Issogne che, insieme alla candidata vicesindaca Stefania Anardi, ha vinto sul primo cittadino uscente Patrick Thuégaz, in coppia con Cinzia Dublanc. In totale sono 13 le sindache elette (Nda lo stesso numero del 2020) – ai tre volti nuovi si aggiungono dieci riconferme – e tre le coppie al femminile. Oltre a Priod e Anardi a Issogne, ci sono anche Silvana Martino e Katia D’Hérin, sindaca e vicesindaca a Bard al secondo mandato, e Ivana Chanoux e Denise Charles a Perloz, anche loro al secondo giro.

Sono invece 51 i sindaci uomini eletti, di cui 16 nomi in gran parte nuovi. Tra questi c’è Denis Truc, nuovo sindaco di Cogne. Con Filippo Gérard, ex presidente dell’Adava e candidato vicesindaco, ha sconfitto la lista di guidata da Dante Desaymonet e dal sindaco uscente Franco Allera. Tra le sfide che hanno portato a un cambio di fusciacca c’è quella di Châtillon che ha designato come successore di Camillo Dujany, non candidato, Jean-Claude Daudry. Sua la vittoria contro la lista di Vitaliano Barberio. A Donnas, Matteo Bosonin prende il posto del sindaco Amedeo Follioley, superando Mauro Arvat, già primo cittadino dal 1992 al 2010, mentre a Gressan, dopo i tre mandati di Michel Martinet, la fusciacca spetta a René Cottino che vince contro l’assessora uscente Elisabetta Dugros. Nuovi sindaci anche a Valgrisenche – dove Daris Luboz ha avuto la meglio su Riccardo Moret – e a Villeneuve, con Loris Peano che vince su Giorgia Marica. A Aymavilles Luigi Pepellin prende il posto di Loredana Petey, entrata in Consiglio regionale.

Tre i ritorni. A Chamois la maggioranza dei voti è andata a Remo Ducly, già sindaco dal 2006 al 2020, in corsa contro Roberto Rigollet. A La Salle, dopo i due mandati di Loris Salice, torna lo storico sindaco Cassiano Pascal. Lo stesso vale per Pontboset, dove a indossare la fusciacca è Ilo Chanoux, già primo cittadino dal 2000 al 2015.

Aria di novità anche ad Allein con Andrea Diemoz, a Brissogne con Paolo Marcoz, a Etroubles con Andrea Tamone che ha come vice il sindaco uscente, Marco Calchera. E ancora a Saint-Marcel con Gianni Champion, a Torgnon con Massimo Poletti (la sindaca uscente Lorena Engaz gli farà da vice) e a Fontainemore con Riccardo Pession che riceve il testimone da Speranza Girod, regina di preferenze alle regionali con l’Union Valdôtaine.

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