E’ morto Daniele Amedeo, tra i protagonisti dei primi passi della Rai in Valle

Entrato in Rai, a Torino, come annunciatore per la lingua francese, si occupava del notiziario radiofonico “La Voix de la Vallée”. Divenuto giornalista, fu lui, la sera del 15 dicembre 1979, a condurre il primo tg regionale della terza rete Rai.
Daniele Amedeo
En souvenir

C’era una volta una Rai che oggi non c’è più. Quella in cui esistevano, oltre ai giornalisti, gli “annunciatori”. Professionisti della lettura delle notizie in onda, soprattutto alla radio, curando intonazione e dizione. In questa veste, per i primi passi di “La Voix de la Vallée”, il notiziario radiofonico della Valle d’Aosta, alla Rai di Torino entrò anche Daniele Amedeo, classe 1936, nato a Marsiglia, che si occupava appunto delle parti in lingua francese. Il mondo dell’informazione, e chi lo ha conosciuto, lo piange: è deceduto sabato scorso, all’età di 89 anni.

Nel capoluogo subalpino, nel Centro di Produzione di via Verdi (che oggi ospita anche un museo della radio e della tv), Amedeo si lasciò coinvolgere da un mondo che lo incuriosiva. La sua voce continuò ad accompagnare il pubblico, anche dalla redazione Rai nella nostra regione, dal gennaio 1973 (e, dal novembre dell’anno dopo, divenne giornalista). Erano i tempi in cui, dopo una parentesi in una villetta di via Saint-Martin-de-Corléans, studi e uffici si trovavano in uno dei primi condomini della città, in via Chambéry. Da lì, andò in onda il primo Tg regionale della neonata terza rete televisiva del servizio pubblico, la sera del 15 dicembre 1979.

Quella di farglielo condurre (caporedattore del tempo era Mario Pogliotti, mentre il direttore dei tg regionali era Biagio Agnes, con Sandro Curzi al vertice della testata nazionale) fu una scelta naturale. Amedeo, per quanto prediligesse la radio, non perse mai, nemmeno sullo schermo, quella capacità di dare voce alle notizie, modulando timbro e pause. Qualità che lo rese uno dei volti televisivi più apprezzati della regione all’epoca. Per la sua eleganza, per il suo entrare nelle case dei valdostani con un understatement da tv di altri tempi, in “giacca e cravatta”.

La sua formazione e personalità lo rendevano incline ad occuparsi, in particolare, del mondo sociale, delle tradizioni della Valle e della francofonia, che portava con sé fin dalle nascita (e poi, con gli studi alla scuola Berlitz). Nella vita fuori dallo schermo, Daniele Amedeo non era diverso da come appariva in video. Umile, spesso sorridente, mai sopra le righe. Incontrarlo significava sempre un saluto caloroso, non senza – specie per chi, più giovane, muoveva i primi passi nel mondo dell’informazione (come chi scrive) – una puntuale espressione di esortazione.

Tra una diretta e un’intervista, Amedeo ha continuato a raccontare la Valle d’Aosta sino al 1996, anno del suo pensionamento. A seguire, ha contribuito, con le competenze acquisite in una vita di giornalismo, a contesti come il Co.Re.Com, il Comitato Regionale per le Comunicazioni. Nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni di radio, nel 2015, prese parte, assieme al collega Roberto Mirteto, altra storica voce della “Voix”, a un’edizione speciale del giornale radio, trasmessa da palazzo regionale. La sua scomparsa è stata annunciata a funerali avvenuti, come da sua volontà. Se n’è andato in punta di piedi, proprio come entrava nelle case del pubblico in video.

4 risposte

  1. Noi bimbi e ragazzi negli anni ’80 lo ricordiamo con affetto nella conduzione del Tg3 Valle d’Aosta, e nei suoi numerosi servizi.
    Una presenza seria e al tempo stesso vicina alla gente. Arrivederci Amedeo!

  2. Me lo ricordo bene perché anch’io arrivai in Valle in quegli anni, è stato un vero signore come non se ne vedono più, sincere condoglianze alla famiglia

  3. Buongiorno innanzitutto, anche se con una notizia che certamente è rattristante. Col suddetto Professionista, ho avuto dei rapporti ma non direttamente quando, quale Corrispondente da una determinata Località, ero da tempo prima già stato ingaggiato dal Direttore della Sede RAI, Gianni Bertone, per svolgere quella mansione.

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