Da lunedì 27 ottobre a domenica 2 novembre, il Criptoportico forense di Aosta si trasforma in un osservatorio sul tema della violenza con la rassegna “Sotto terra”, un progetto promosso dall’assessorato per i Beni e attività culturali, Sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali e curato da Framedivision e Replicante Teatro. L’iniziativa propone tre appuntamenti aperti al pubblico, a pagamento e su prenotazione (ai numeri 333 6745461 / 349 7909895), per esplorare le radici del dolore e delle dinamiche che alimentano una violenza sempre più diffusa e inarrestabile.
L’obiettivo è quello di creare, in un luogo appartato e simbolico, uno spazio di ascolto e introspezione, dove il pubblico possa confrontarsi con le forme visibili e invisibili della violenza che attraversano la società contemporanea, generando dolore, distruzione e smarrimento.
Il programma
Lunedì 27 e martedì 28 ottobre – ore 18.15
Proiezione del film “Familia” di Francesco Costabile (Italia, 2024, 124 min)
Con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi e Francesco Di Lev
Tratto dal romanzo “Non sarà sempre così” di Luigi Celeste, il film racconta una storia vera, un melodramma nero che fonde elementi del thriller psicologico con quelli del cinema sociale. Attraverso una regia intensa e sperimentale, “Familia” esplora le dinamiche familiari e la violenza domestica con un linguaggio che coinvolge e scuote lo spettatore, rendendo il racconto universale.
Giovedì 30, venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre – ore 18.15
Polifonia per DA6885 – spettacolo teatrale
Coproduzione framedivision e Replicante Teatro, con Andrea Damarco
Un’opera corale e visionaria che riflette sul tema della guerra e della memoria collettiva. Sul palco, a prendere voce sono gli oggetti stessi che hanno attraversato il conflitto, testimoni silenziosi di tragedie e sopravvivenze. Un’originale narrazione che dà parola a ciò che, nella nostra quotidianità, resta muto e dimenticato.
Domenica 2 novembre – ore 18.15 e 20.45
Il Paradiso degli Orchi – concerto spettacolo
Con Andrea Damarco, Alexine Dayné (parole), Carlo Alberto Lupo (violino), Federico Gregori (chitarra), Matteo Cosentino (cajón) e Andrea Minieri (basso).
A seguire, proiezione del documentario “Vi ho tanto amato” di Silvestro Montanaro, dedicato al dramma dello sfruttamento sessuale dei minori.
Al termine di ogni appuntamento, il pubblico potrà partecipare a momenti di dibattito e confronto, guidati da Simona Iamele, psicoterapeuta, Arnela Pepelar, referente area migrazioni dell’associazione L’Esprit à l’Envers, e Giulio Gasperini, esperto di questioni migratorie.
