Suisse e Tiky per il bis, Falchetta per il poker: batailles, i pronostici della Regionale 2025

Sessanta bovine in meno rispetto al solito, ma qualità a non finire domenica alla Croix-Noire: le tre regine uscenti cercano una conferma, ma non mancano le outsider di altissimo profilo
Falchetta di Renzo Rosset proverà a scrivere la storia dei combats: va all’assalto del quarto titolo del terzo peso, nessuna reina prima di lei è mai riuscita ad ottenerlo
Società

Tre giorni soltanto alla finale regionale delle Batailles de reines, tre giorni che non basteranno a sciogliere i dubbi con i quali tutti – allevatori, appassionati e suiveurs – devono fare i conti. Come nello sport, sarà il campo a dirimere ogni questione: nello specifico, il prato verde della Croix-Noire, che ormai dal 1986 ospita la finalissima dei combats.

Falchetta di Renzo Rosset proverà a scrivere la storia dei combats: va all’assalto del quarto titolo del terzo peso, nessuna reina prima di lei è mai riuscita ad ottenerlo
Falchetta di Renzo Rosset proverà a scrivere la storia dei combats: va all’assalto del quarto titolo del terzo peso, nessuna reina prima di lei è mai riuscita ad ottenerlo

Saranno 140 le aspiranti regine in lizza per i tre bosquets più ambiti dell’anno. Alcune sono comprimarie felici di essere qui (o, perlomeno, sono felici i loro proprietari), altre si portano appresso una storia che le obbliga a dover recitare un ruolo da protagoniste. I pronostici che seguono tengono conto dell’andamento della stagione, delle sensazioni emerse da marzo a domenica scorsa sui campi di gara, ma non di due fattori incontrovertibili. Uno è controllabile – la pesatura per alcune è una formalità, per altri un rischio calcolato solo fino a un certo punto – il secondo è puramente casuale: una volta di più, i sorteggi del computer per la compilazione dei tabelloni potranno fare la differenza.

A prescindere da questa variabile – e sperando che le sorprese al peso siano limitate – abbiamo compilato per voi un borsino delle possibilità di titolo di alcune delle protagoniste della Regionale numero 68. Come al solito, dividiamo il tutto per fasce: le favorite in primis, poi le outsider di rilievo e infine le aspiranti sorprese.

L’obiettivo è riuscire ad anticipare i risultati del campo, esercizio che è tutt’altro che semplice. Domenica sera tireremo le somme, e potrete farlo anche voi.

Terza categoria, Falchetta cerca il poker

Zara di Ivan Hérésaz è arrivata alla semifinale della Croix-Noire un anno fa: oggi, dopo la vittoria nell’eliminatoria di Valpelline, è ancora più forte del 2024
Zara di Ivan Hérésaz è arrivata alla semifinale della Croix-Noire un anno fa: oggi, dopo la vittoria nell’eliminatoria di Valpelline, è ancora più forte del 2024

Iniziamo dal terzo peso, ma sarebbe impossibile fare altrimenti: qui, infatti, si può scrivere la storia, perché nessuna bovina ha mai vinto quattro titoli regionali consecutivi tra le “leggere”.

Falchetta di Renzo Rosset (107) parte una spanna davanti a tutte le altre, anche perché non ha più niente da dimostrare: tre titoli regionali dal 2022 al 2024, è l’unica reina della storia dei combats che ha già vestito il numero d’oro (per la cronaca, era il 147). L’ultima sua sconfitta risale alla finale del concorso di Pollein nel 2022 contro Duchesse di Stefano Mosquet (e tra il pubblico della Grand Place c’era l’ex ciclista professionista Gilberto Simoni). Sono passati tre anni e mezzo: pensate un po’, il governo italiano a quell’epoca era guidato da Mario Draghi.

Zara di Ivan Hérésaz (115) è la principale avversaria della reina uscente: ha vinto molto bene a maggio a Valpelline, l’anno scorso è stata terza alla Regionale finendo il suo percorso in semifinale contro Negrò di Stefano Charrier. Nel 2024 si era qualificata come seconda a Challand, ma i suiveurs con buona memoria la ricordano premiata a Chamonix nel 2022 come la più combattiva all’Espace Mont Blanc di quella stagione. E’ in crescita, vedremo fino a dove saprà andare.

L’abbiamo appena citata, non possiamo dimenticarla: lei è Negrò di Stefano Charrier (59), che ha vinto a Fénis in seconda ma dovrebbe rimanere in terza categoria. Quella di domenica è probabilmente la sua ultima possibilità di imporsi sul palcoscenico più importante, vanta quattro bosquets all’attivo, è vice regina uscente di seconda e alla Croix-Noire è già stata pure terza e quinta. Le manca solo la vittoria, chissà che questa non sia la volta buona.

Moustique di Wilmo Bizel ha dominato la scena a Verrayes: basterà per insidiare le teste di serie più importanti della terza categoria?
Moustique di Wilmo Bizel ha dominato la scena a Verrayes: basterà per insidiare le teste di serie più importanti della terza categoria?

Seconda fascia: Falchetta, Zara e Negrò sono davanti a tutte, ma dovranno guardarsi le spalle da diverse outsider. Mettiamo in seconda fascia Vedette di Michele Bionaz (109), reina di Sarre e in evidenza a settembre 2024 all’Espace di Valpelline. È figlia di Adrenaline – 5 partecipazioni alla Regionale – e nelle sue vene scorre il sangue di Guerra, la reina regionale del 2002 e del 2003. Non dimentichiamo Moustique di Wilmo Bizel (110): non ha palmares, è vero, se non la vittoria ad aprile sul campo di Verrayes. Ma quel giorno aveva dominato la scena. Discorso molto simile per Moteila di Didier Millesi (113), che a Issime nel giorno della Liberazione ha impressionato tutti. Merita qualche chance Diable de La Ferme du Grand Paradis (116), regina di Brissogne alla ripresa dei combats: l’anno scorso in casa a Cogne si era fermata al secondo posto, ma successivamente era stata protagonista di un’ottima regionale. Infine, Shakira de La Borettaz (119), la nuova “étoile” della stalla che fu di Anti Joux. Formidabile a Plan Félinaz due settimane fa, è figlia di Princesse de La Borettaz e di un toro di Bronne di Gildo Bonin.

Maudite di Gildo Bonin, regina a Brusson a settembre e a Gressoney-Saint-Jean l’estate scorsa, punta a fare bene pure alla Croix-Noire
Maudite di Gildo Bonin, regina a Brusson a settembre e a Gressoney-Saint-Jean l’estate scorsa, punta a fare bene pure alla Croix-Noire

Terza fascia: parte in terza fila Manda di Dario Bétemps (111), quattro bosquets all’attivo e capace di un quinto posto alla Regionale ormai un po’ datato (era il 2022). Nel pronostico pure Maudite di Gildo Bonin (117), reina a Gressoney l’anno scorso e pure quest’anno a Brusson. Non ha vinto in questo 2025 Vipère di Massimiliano Garin (131), seconda a Nus: nel 2024 però era stata reina a Cogne e soprattutto terza alla Regionale, quindi ha già dimostrato che quando conta può fare bene. Ultima segnalazione per Nairobi dei fratelli Cunéaz (150), che arriva come terza di Brissogne ma è stata regina appena un anno fa a Gignod: non prese parte alla Regionale 2024, al debutto sul prato della Croix-Noire potrebbe cercare di recuperare il tempo perduto.

Le assenti: nessun cambio di proprietà nel terzo peso, ma 6 assenze. Tra le seconde classificate mancheranno Picsou di Joel Follin (121, Montjovet), Paris di Colosimo-Betral (122, Sarre) e Boba di Luca Follin (124, Aymavilles), mentre tra le terze si annoverano Rumba di Delio Viérin (137, Sarre), Tiky di Moreno Nossein (138, Verrayes) e Sanbaion di Roby Bich (143, Fénis).

Prima categoria, in quattro per il bosquet

Suisse di Ymac Frassy avrà il numero 1 dorato per la prima volta nella storia dei combats: alla Croix-Noire ha vinto l’anno scorso, ma pure nell’Interregionale del 2019
Suisse di Ymac Frassy avrà il numero 1 dorato per la prima volta nella storia dei combats: alla Croix-Noire ha vinto l’anno scorso, ma pure nell’Interregionale del 2019

Anche qui una favorita d’obbligo: è Suisse di Ymac Frassy (1), la reina uscente di prima categoria sulla quale è indubbiamente obbligatorio puntare anche in virtù del suo numero dorato. La carriera di Suisse parla da sola: regina dell’interregionale 2019, tre volte reina di concorso a Courmayeur 2022, La Salle 2023 e Valpelline 2024 prima di arrivare – un anno fa – al titolo più ambito.

Aggiungiamo: non ci sarà Caprice, l’alter ego per eccellenza della regina di Arvier, ma comunque la concorrenza non manca. Anzi, potremmo definirla spietata. Victoire di Gildo Bonin (3) ha l’esperienza giusta per arrivare fino in fondo. E’ alla sua quarta qualificazione, la terza dopo la vittoria del concorso di Sarre (aveva vinto pure a Gressan nel 2022 e a Saint-Marcel nel 2024): e alla Croix-Noire è sempre stata “sul pezzo”, con i quinti posti del 2022 e del 2023 e il nono dello scorso anno, quando agli ottavi fu sconfitta proprio da Frassy.

E che dire di Briganda dell’azienda agricola Verney (5), certamente impossibile da estromettere da questo elenco, se non altro perché vanta quattro titoli di concorso in altrettante stagioni (Gignod 2022 e 2024, Aymavilles 2023 e 2025): l’anno scorso si fermò in semifinale, questa potrebbe essere la sua ultima possibilità di puntare al titolo assoluto.

Inseriamo nel gruppo pure Feronda di Massimiliano Garin (12), unica testa di serie senza un palmares importante. Ma quando ha vinto a Nus il 5 di ottobre ha fatto veramente un’ottima impressione: a livello generico è figlia di Turin dello stesso Garin – reina a Charvensod nel 2018 – mentre il padre è un discendente di Ceres dei fratelli Cunéaz, due volte regina di prima categoria alla Regionale.

Batisha di Angelo Letey, due volte regina a Valpelline nel 2023 e nel 2025: riuscirà a imporsi anche lontana da casa?
Batisha di Angelo Letey, due volte regina a Valpelline nel 2023 e nel 2025: riuscirà a imporsi anche lontana da casa?

Seconda fascia: appena sotto troviamo due regine di concorso e una vecchia conoscenza. Partendo dalle reines, la prima è Baticha di Angelo Letey (9), regina in casa a Valpelline a inizio maggio. Sempre a Valpelline aveva vinto nel 2023: resta il dubbio sul percorso che possa fare lontano da casa, ma sarà comunque una brutta cliente per chiunque. L’altra reina è Allegra di Piero Busso (14), che ha trionfato domenica scorsa ad Antey: sua madre è Alouette (impegnata in seconda categoria con il 72), ma forse è addirittura più forte di lei. Resta da capire come abbia recuperato dagli sforzi di una settimana fa.

Infine, con Belva di Didier Millesi (23), seconda a Brissogne e la più combattiva della Regionale 2024: chi scrive ha una passione smodata per questa bovina, ma se andate a rivedere chi ha eliminato un anno fa alla Croix-Noire capirete pure perché questo amore incondizionato è molto ben riposto.

Marmotta di Gimmy Dujany è stata regina a Brusson un anno dopo il successo al Col de Joux: l’anno scorso aveva saltato la finale regionale, quest’anno si candida per esserne protagonista
Marmotta di Gimmy Dujany è stata regina a Brusson un anno dopo il successo al Col de Joux: l’anno scorso aveva saltato la finale regionale, quest’anno si candida per esserne protagonista

Terza fascia: chiaramente un sorteggio “pescato male” potrebbe precludere le chances di alcune favorite. Anche per questo c’è la terza fascia, dove mettiamo i nomi di due bovine un po’ attempate che – con un po’ di fortuna – potrebbero fare parecchia strada. Si tratta di Marmotta di Gimmy Dujany (11), reina a Brusson e alla quarta qualificazione, che deve vendicare un 2024 nel quale avrebbe dovuto essere grande protagonista. Vinse di prepotenza al Col de Joux, poi abortì e saltò la Regionale: adesso vorrebbe che la Divina Provvidenza fosse dalla sua parte. E poi c’è Malice di Edy Gontier (41), alla quinta qualificazione della carriera: è stata terza a La Salle, ma i nostalgici ne ricordano il terzo posto alla Regionale di seconda categoria nel 2023. Il discorso è lo stesso di Briganda: probabilmente sarà la sua ultima recita nel tempio dei combats, e vorrà far calare il sipario in grande stile.

Cambi di proprietà: fa il suo debutto nel mondo dei combats Rubens Buvet di Cogne, che sarà proprietario di Revenge (16), seconda a Sarre in primavera con le insegne dell’azienda di Gildo Bonin.

Le assenti: parecchie, e tutte qualificate in primavera. Non saranno della partita le regine di concorso Glorieuse di Remigio Favre (2, Montjovet) e Merlitta di Emanuela Machet (4, Verrayes), le seconda classificate Monella de Lo Berger (15, Montjovet), Erta del debuttante Yari Chapellu (17, Verrayes), Tiky di Sandro Ronco (20, Issime) e Panthère di Claudio Berthod (22, Valpelline) oltre alle semifinaliste Amarà di Loris Pieiller (33, Verrayes), Frimousse di Edy Surroz (38, Issime) e Reinon di Andrea e Davide Follin (43, Valpelline).

Seconda categoria, l’equilibrio torna sovrano

Tiky di Italo Arlian è stata la sorpresa del 2024 dei combats: domenica difenderà il titolo nei pesi medi
Tiky di Italo Arlian è stata la sorpresa del 2024 dei combats: domenica difenderà il titolo nei pesi medi

Tiky di Italo Arlian (54) è stata la sorpresa del 2024, ma è una sorpresa che vuole confermarsi: un anno fa era stata “anonima” a Sarre (fu terza), ma in quell’occasione il suo allevatore aveva conquistato la prima qualificazione della carriera. Domenica arriverà alla Croix-Noire con altro spirito, altre ambizioni e pure un’altra tipologia di pressione sulle spalle: Italo Arlian, inventore di quel campione dello sci di fondo che è Federico Pellegrino, conosce i trucchi del mestiere, e sa pure che – come nello sport – anche nelle reines confermarsi è quasi più difficile che vincere la prima volta.

Tiky rimane la favorita, ma nel lotto delle pretendenti al titolo c’è sicuramente Drapeau dei fratelli Clos (56), la regina di Sarre lontana discendente di Feisan – reina regionale 1985 e 1986: proprio in virtù di questa sua parentela nobile (e anche perché i Clos difficilmente portano in campo reines-bluff) le sue quotazioni sono in rialzo.

Edy Gontier è stato citato nel primo peso, ma che dire della sua Baronne (58)? Ha vinto a Aymavilles ad aprile, bissando il titolo di Jovençan dell’anno prima: e alla regionale è già arrivata in finale, perdendo contro Falchetta nel terzo peso nel 2022. E non dimentichiamoci di chi dovrebbe arrivare dalla prima categoria, ovvero Coquine di Davide Bieller (13), reina in prima categoria a Charvensod con Livio Pervier appena tre settimane fa: se resta al di sotto di 630 chili sarà un’avversaria tostissima nel girone dei pesi medi. Nota di colore, ma neanche troppo: sua madre Caprice è stata seconda contro Suisse nella finale di un anno fa.

Beskiada di Alfredo Girod, molto promettente nel giorno della Liberazione a Issime: nel 2024 si era imposta – sempre in seconda categoria – a Pont-Saint-Martin
Beskiada di Alfredo Girod, molto promettente nel giorno della Liberazione a Issime: nel 2024 si era imposta – sempre in seconda categoria – a Pont-Saint-Martin

Seconda fascia: anche in questa categoria partono in seconda fila due regine di concorso assieme a due “transfughe” del primo peso. Partendo dalle reines, attenzione massima per Beskiada di Alfredo Girod (60), che ha vinto a Issime quest’anno e a Pont-Saint-Martin l’anno precedente. E che dire di Farca di William Guala (61), prima a La Salle in primavera? E’ stato il suo secondo bosquet, dopo quello di Vertosan del 2024, ma soprattutto alla Regionale ha sempre fatto bene: in molti ricordano il suo secondo posto del 2021, quando perse la finale contro Orsières di Alino Marquis, che poi fu squalificata tra mille polemiche.

Amoureuse di Mauro Chatrian è diventata regina per la terza volta una settimana fa a Antey (dopo i successi di Verrayes 2023 e Col de Joux 2024): avrà recuperato le forze per essere protagonista alla Croix-Noire?
Amoureuse di Mauro Chatrian è diventata regina per la terza volta una settimana fa a Antey (dopo i successi di Verrayes 2023 e Col de Joux 2024): avrà recuperato le forze per essere protagonista alla Croix-Noire?

Terza fascia: non sono favorite, ma con un po’ di fortuna potranno fare strada Tormenta dei fratelli Quendoz (140), terza a Aymavilles sei mesi fa in terza categoria. Domenica dovrebbe gareggiare in seconda, dove qualche anno fa fece scintille la madre Brunie.

Nel lotto pure tre “vecchiette”. Partiamo da Amoureuse di Mauro Chatrian (67), che è però reduce dalle fatiche di Antey: tre volte reina nei paraggi della sua stalla di Valtournenche, ha il potenziale per fare bene se pesca il sorteggio giusto. Analogo discorso per la già citata Alouette di Piero Busso (72), che prima di lasciare la scena alla figlia Allegra vuole togliersi ancora qualche soddisfazione: e lei è già stata terza e quinta alla Regionale. Chiudiamo con Bataillon di Aurelio Crétier (75), mai vincente in un concorso ma sempre qualificata (quest’anno è stata seconda a Valpelline). Come per Alouette, vale il discorso della capacità di stare in campo alla Croix-Noire: nel 2022, sempre nel secondo peso, arrivò fino alle semifinali.

Cambi di proprietà: storie che tornano, per certi versi. Manda (94) era stata terza a La Salle in primavera con Wilmo Bizel. L’allevatore di Morgex l’aveva acquistata in inverno da Marco Chamonin, con il quale Manda aveva vinto il titolo dell’anno scorso a Morgex. Chamonin l’ha ricomprata in estate: gli mancava la sua protetta o nell’eliminatoria di La Salle ha visto che Manda aveva ancora i numeri giusti?

Le assenti: l’assente di lusso è Jardin di Aurelio Crétier (62), che salterà il debutto alla Croix-Noire dopo aver vinto l’eliminatoria di Valpelline. Nel 2019 questa bovina aveva vinto l’Espace Mont-Blanc a parimerito con altre due primipare svizzere in quella che è senza dubbio l’edizione più controversa della “Champions delle reines” che si ricordi. Non saranno della partita neppure Tracasse di Mathieu Gerbelle (70, seconda a Verrayes), Ciquita di Jean-Antoine Maquignaz (86, terza a Verrayes) e Freya di Edy Bianquin (90, terza a Fénis), ex presidente di Anaborava e recentemente candidato alle Regionali con Fratelli d’Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte