Estate da record: superate per la prima volta i 2 milioni di presenze in Valle d’Aosta

Tra giugno e settembre 2025, sono state registrate 2.135.555 presenze, in crescita del 15,53% rispetto al 2024 e del 21,19% rispetto al 2023.
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Per la prima volta, il turismo estivo in Valle d’Aosta supera in numeri quello invernale, sfondando la soglia dei 2 milioni di presenze. Tra giugno e settembre 2025, sono state registrate 2.135.555 presenze, in crescita del 15,53% rispetto al 2024 e del 21,19% rispetto al 2023. Gli arrivi sono stati 774.070, con un incremento del 14,02% sul 2024 e del 17,06% sul 2023.

A trainare l’estate da record sono stati soprattutto i turisti stranieri, con 368.555 arrivi (+16,86%) e 746.555 presenze (+23,75%), sebbene i numeri restino inferiori a quelli del turismo nazionale (405.515 arrivi e 1.389.000 presenze, in crescita dell’11%).

Le strutture extra-alberghiere — come B&B, appartamenti, affittacamere e campeggi — registrano risultati mai visti prima: 369.325 arrivi (+17,36% sul 2024, +35,61% sul 2023) e 1.039.718 presenze (+17,84% sul 2024, +46,73% sul 2023). Solo gli alloggi ad uso turistico, nei quattro mesi estivi, hanno registrato 132.750 presenze italiane e 84.536 straniere.

Bene anche gli hotel, con 404.745 arrivi e 1.095.837 presenze. In particolare gli alberghi a 3 stelle guidano la classifica con 313.553 presenze italiane e 150.997 straniere.

Tra le mete più scelte: Monte Bianco, Aosta e il Gran Paradiso. Ad Aosta le presenze straniere (185.893), in crescita del 24,43%, sono ormai quasi pari a quelle italiane (191.958). I francesi restano i più affezionati (161.728 presenze), ma crescono fortemente anche i Paesi Bassi (82.101 presenze), la Germania (68.304), la Svizzera (65.113) e gli Stati Uniti (53.779). Francesi e americani scelgono soprattutto l’area del Monte Bianco, mentre i Paesi Bassi dominano nel Gran San Bernardo e Valpelline e i tedeschi preferiscono Aosta e la Valle del Lys.

3 risposte

  1. Buongiorno,
    il risultato molto positivo è in parte dovuto al fatto che fino a gennaio non venivano considerate le presenze negli appartamenti ad uso turistico. Pertanto, pur restando incoraggianti, i dati vanno contestualizzati: secondo la stessa logica, anche il prossimo inverno risulterà “il migliore di sempre”, ma semplicemente perché in passato le presenze negli alloggi in affitto turistico non venivano conteggiate.

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