Primo scoglio superato senza problemi. La neo maggioranza fra Union Valdôtaine, Autonomisti di Centro e Forza Italia fa quadrato e porta Stefano Aggravi sullo scranno più alto dell’Assemblea regionale. 22 i voti ottenuti dall’esponente di Rassemblement Valdôtaine. La minoranza ha votato invece scheda bianca.
Dove l’acqua è più blu (e strategica): l’Union torna a destra
40 anni, laureato in Economia e legislazione d’impresa all’Università di Pavia, Aggravi è economista e manager con oltre 15 anni di esperienza tra istituzioni pubbliche, consulenza e management. Ha fatto per la prima volta il suo ingresso in Consiglio Valle nel giugno 2018 fra le fila della Lega Vda. In quella legislatura ha ricoperto il ruolo di Assessore alle finanze, attività produttive e politiche del lavoro fino a dicembre 2018. Rieletto con la Lega VdA nel 2020, nel 2023 ha abbandonato il Carroccio per dar vita a Rassemblement Valdôtain. Alle elezioni del 2025 è eletto con 1.033 preferenze nella lista degli Autonomisti di Centro, in rappresentanza di Rassemblement Valdôtain.

“Sono profondamente onorato per la fiducia che mi è stata accordata. Per me è un grande onore, ma soprattutto una grande responsabilità, nei confronti di tutti voi e dei nostri concittadini. – le prime parole del neo presidente – Il Consiglio Valle è il cuore pulsante dell’autonomia valdostana: è qui che la diversità delle idee trova la sua forza nel confronto e si traduce in decisioni concrete. È qui che ogni giorno si gioca la credibilità della nostra Regione. Mi impegno con determinazione a salvaguardare l’immagine e il buon funzionamento di questa istituzione, la più alta espressione della nostra autonomia. Come ogni istituzione viva, il Consiglio ha bisogno di energia, trasparenza e di essere meglio compreso all’esterno. Se crediamo nella democrazia, dobbiamo credere nella forza del dialogo e del rispetto reciproco. Non voglio essere ‘il presidente di tutti’, ma voglio essere il presidente delle regole, del rispetto e dell’equilibrio democratico. Perché le regole non devono penalizzare la minoranza né favorire la maggioranza: è in questo equilibrio che il nostro lavoro trova senso. Confesso che questi giorni sono stati complessi e tesi, come spesso accade in politica. Ma governare e legiferare sono compiti difficili ed esigenti. Il mio impegno rimarrà lo stesso: massimo rispetto per le istituzioni e per i ruoli di ciascuno. Con l’aiuto dell’Ufficio di Presidenza, spero potremo avanzare su temi importanti, come la riforma di alcune parti del nostro regolamento e un migliore coordinamento tra le Commissioni.”

Terminata la votazione per il Presidente del Consiglio, è stato eletto l’ufficio di Presidenza di cui faranno parte in qualità di vicepresidenti Loredana Petey per Uv (21 voti) e Massimo Lattanzi per la minoranza (8 voti) e come consiglieri segretari Laurent Viérin per Uv (21 voti) e Corrado Bellora (8 voi) per la minoranza.

4 risposte
E così ,pugnalato alle spalle gli alleati di Pla ,Aggravi e Marzi hanno ottenuto le loro poltrone👏
c’è solo da piangere in quella regione….poi i venduto di forza Italia per una poltrona fanno tutto….. sarò sempre in valle d’Aosta ma sempre dell’Italia siete….
Perche quelli seduti là hanno scelto di essere italiani.
Ora vediamo cosa succede al Comune Aosta: riconteggio o meno, l’UV ripeterà la stessa cosa sostituendo il PD con Forza Italia? E i rapporti con Girardini&co come li gestirà Forza Italia? Non so se saranno molto dialoganti visto la loro separazione in Consiglio Valle…