Polinesia, galline e quorum: si accende lo scontro tra Forza Italia e La Renaissance

Fra i due movimenti, presentatisi insieme alle ultime elezioni, volano gli stracci. Baccini: "Senza i nostri 12 eletti non avreste raggiunto il quorum". Rini: "Senza Forza Italia, La Renaissance non si sarebbe nemmeno potuta presentare alle elezioni".
Giovanni Girardini e Emily Rini
Politica

Il dibattito sul programma del candidato presidente Renzo Testolin diventa anche l’occasione per lavare i panni sporchi in famiglia. Lo fa la sinistra, tradita e abbandonata a un passo dall’altare, lo fa soprattutto Eleonora Baccini, rimasta all’opposizione dopo l’ingresso di Forza Italia in maggioranza.

“Siamo stati costretti a prendere le distanze dalla scelta di Forza Italia, che non ha rispettato il progetto pattuito con tutto il centrodestra per dar vita a un vero cambiamento”  dichiara, leggendo le prime righe del programma elettorale della lista Forza Italia/Renaissance, in cui si parlava di una “forte discontinuità rispetto agli ultimi cinque anni di governo unionista e di sinistra”.

Parole che trovano una risposta a stretto giro dal capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis. “Quando abbiamo fatto i primi incontri con l’Uv, qualcuno dava già la maggioranza fatta”, dice, accusando la collega di “raccontare storie”.

A mettere il carico da novanta è però la segretaria regionale di Forza Italia, Emily Rini, che replica duramente al sospetto sollevato da Baccini, secondo cui “senza i 12 candidati di Renaissance, Forza Italia non avrebbe superato il quorum”.

“La maleducazione e il poco rispetto contenuti in un’affermazione del genere si commentano da soli. Ma per chi volesse verificare, basta guardare i numeri: ad Aosta, dove La Renaissance e Forza Italia hanno corso separatamente, Forza Italia è stato il partito più votato in assoluto della coalizione di centrodestra della città, nonostante La Renaissance esprimesse il candidato sindaco”, scrive Rini.

“Un candidato sindaco – aggiunge – scelto nel famoso “patto romano” grazie proprio alla generosità di Forza Italia, che rinunciò a qualsiasi ruolo apicale per favorire il signor Girardini”.

Rini sottolinea anche come “senza Forza Italia, La Renaissance non si sarebbe nemmeno potuta presentare alle elezioni, altroché quorum. Nei mesi scorsi, come oggi, siamo stati noi a occuparci degli adempimenti amministrativi previsti dalla legge, spesso in solitudine, rischiando persino di risultare inadempienti per l’assoluta mancanza di collaborazione proprio da parte de La Renaissance”.

Infine, l’attacco diretto al leader del movimento, Giovanni Girardini: “Restiamo in attesa di capire se voglia fare opposizione o trasferirsi in Polinesia, gestire una fattoria in Piemonte, comprare dodici galline oppure se sia troppo impegnato a vendere i suoi sessanta alloggi. Tutte sue dichiarazioni pubbliche”.

6 risposte

    1. Spero che Giardini sia abbastanza moderato nella risposta se no scoppia la guerra tra di loro: e nel caso il riconteggio mettesse Girardini Sindaco di Aosta allora sono guai.

  1. Che meraviglia questa telenovela “Deffeyes & De Ville”: episodi con grande pathos e spettacolari colpi di scena spettacolari!! Aspetto con grande hype i prossimi episodi: ho i pop corn sempre pronti!! N.B. Ci sarebbe da piangere da morire, ma meglio ironizzare se no qua non si va avanti mentalemente….

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