Il cinema che attraversa limiti geografici e frontiere umane torna ad Aosta con la XV edizione di FrontDoc – Festival Internazionale del Cinema di Frontiera. Dall’8 al 15 novembre lo Spazio Plus diventa il quartier generale del festival, con proiezioni, installazioni e incontri: tra le presenze più attese, Claire Simon, tra le voci più importanti del documentario contemporaneo, l’artista Giuliana Cunéaz con l’installazione La belle au bois dormant, e il critico cinematografico Paolo Mereghetti.
Il festival si inaugura sabato 8 novembre alle 20.30, con la voce simbolo della musica popolare valdostana Maura Susanna nel concerto La musica popolare oltre le frontiere. Finalista di The Voice Senior 2025, la cantautrice condurrà in un viaggio sonoro che unisce radici locali e tradizioni internazionali. A seguire il film Canone effimero (Italia, 2025, 120’) dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio. Menzione speciale della giuria alla Berlinale 2025, il documentario è un viaggio attraverso l’Italia nascosta, tra strumenti tradizionali, cori polifonici e pratiche artigianali e chi si impegna nella salvaguardia del patrimonio musicale popolare.
Spazio X, sezione parallela del festival dedicata ai linguaggi dell’audiovisivo contemporaneo, tra video sperimentali e realtà virtuale, avrà come ospite d’onore Giuliana Cunéaz con l’installazione La belle au bois dormant. Esposta per la prima volta in Valle d’Aosta, l’opera interattiva trasforma le parole in immagini evocative, tra emozioni e algoritmi, e sarà inaugurata domenica 9 novembre alle 18.30 con un vernissage offerto dalla cooperativa Lo Pan Ner.
Continua l’esplorazione della frontiera dell’audiovisivo con la sezione dedicata agli audiodocumentari con il podcast originale RaiPlay Sound 9999. Una grande vita lunga del regista Giovanni Cioni, sulla straordinaria vicenda umana dell’imprendibile bandito Giovanni Farina, mente del sequestro Soffiantini: entrambi saranno presenti in sala per dialogare con il pubblico il 10 novembre alle 20.30.
A seguire, il film Nella colonia penale di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana (Italia, 2025, 85’), sulla quotidianità dei detenuti che scontano la pena lavorando la terra e allevando animali, in un equilibrio fragile tra isolamento e libertà, nelle colonie penali all’aperto in Sardegna.
L’11 novembre alle 18.30 il festival propone una riflessione sul ruolo e sul senso della critica oggi con Paolo Mereghetti, grande critico cinematografico, autore del celebre Dizionario, in dialogo con Roberto Manassero. A seguire Claire Simon, una delle voci più originali del documentario europeo, regista di straordinaria sensibilità, presenterà, prima della sua uscita in sala, il nuovo film Scrivere la vita – Annie Ernaux raccontata dalle studentesse e dagli studenti (Francia, 2025, 90’). Girata nelle aule di diversi licei francesi, l’opera dà voce a ragazze e ragazzi che si confrontano con le parole e l’eredità di Annie Ernaux, per riflettere sul modo in cui la scrittura può illuminare e trasformare l’esperienza personale, e sarà moderato da Giulio Sangiorgio, critico, docente e direttore di Film Tv e della storica rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia Bianco & Nero. La serata si conclude con il dj set rock alternativo Indie Generator Groove.
Per una settimana ogni giorno si susseguiranno proiezioni, con anteprime nazionali ed europee, matinées per le scuole, laboratori e percorsi di formazione per esplorare temi centrali come la post-verità e il rapporto uomo-tecnologia, lo sgretolarsi delle culture tradizionali, le nuove forme di controllo sociale e di resistenza, i conflitti e le crisi umanitarie, le migrazioni e le ingiustizie sociali.
Tra le proiezioni in programma, Mr Nobody Against Putin di David Borenstein & Pavel Talankin, premio speciale della giuria al Sundance (8 novembre ore 18); Flophouse America di Monica Strømdahl, uno spaccato della povertà negli Stati Uniti, che stimola la riflessione sulle disuguaglianze sociali e le difficoltà dei più giovani nel mondo contemporaneo (sabato 9 alle 17.05); una serata dedicata alle tematiche LGBTQ+ con, tra gli altri, In Hell With Ivo di Kristina Nikolova, ritratto provocatorio, ironico e struggente di Ivo Dimchev, performer e musicista bulgaro, una delle voci più radicali della scena queer europea (sabato 9 dalle 20:30)
Frontdoc è organizzato dall’Associazione Promozione dell’Audiovisivo Valle d’Aosta ETS, con il contributo della Regione Autonoma Valle d’Aosta e della Città di Aosta e il sostegno di Fondazione CRT e BCC Valdostana, con il supporto di CVA, Fondation Emile Chanoux, Alliance Française de la Vallée d’Aoste.
Tutte le proiezioni, gli incontri e le attività sono a ingresso gratuito – www.frontdoc.it
