Un animo gentile. L’abbiamo conosciuto tutti così David Antonin, morto a 53 anni dopo una malattia all’Hospice dell’ospedale Beauregard di Aosta. Ma David era anche altro, molto altro.
Per tutti, era Le Tapissier, dal nome del laboratorio di tappezzeria in stoffa di Quart che ha gestito per anni, diventato parte integrante della sua vita e del suo modo di vedere, di osservare, di lavorare. Quell’attenzione al dettaglio, acutissima, ma anche al complesso. E alla complessità.
Quel modo di unire il sapere dell’arte manuale, della tradizione e della conoscenza con la scoperta continua. Legando tra loro materiali anche molto lontani, toccando – anzi a volte proprio “invadendo il campo” – il design puro. E quella cura per il materiale che diventava cura per le persone.
Nel suo atelier de L’Amérique, le cose somigliavano a David. Il fare ed il saper fare, l’idea ed il progetto, la realizzazione e la scoperta, da parte di clienti e amici, di una vena creativa che sapeva sorprendere ogni giorno. Nel suo atelier de L’Amérique, le cose somigliavano a David. Perché lì tutto era un “pezzo unico”. Come lui.
David Antonin lascia la compagna Raffaella Moniotto, i figli Marcello e Mario con la mamma Giada, sua mamma Christine Valeton ed il papà Angelo, assieme ai fratelli Claudio e Loris. I funerali sono in programma domani, giovedì 13 novembre, alle 14.30, alla chiesa parrocchiale di San Giorgio di Pollein.
