Accoglienza e ascolto: la “Stanza tutta per sé” arriva in Questura

Il progetto si propone di incoraggiare chi subisce violenza a rivolgersi alle Forze dell’ordine, accogliendo le vittime in un luogo dedicato che favorisca il dialogo e la denuncia.
Una stanza per sé Questura
Cronaca

Un divanetto moderno, grigio, con due cuscini blu che richiamano il colore delle tende e di uno dei tappeti presenti; poi giochi, tavolo e sedioline per bambini. Entrando nella stanza la prima impressione è quella di un soggiorno accogliente, caldo e ben arredato. Solo uno sguardo più attento rivela la presenza, in un angolo, di una scrivania su cui è posizionato un computer. È proprio in questo ambiente che — da qualche giorno nella Questura di Aostale donne vittime di violenza possono essere ascoltate.

Una “stanza tutta per sé”, frutto dell’iniziativa del Soroptimist International d’Italia – Club Vda, arriva anche in corso Battaglione. Fortemente voluta dalla Questura, la stanza è stata progettata dall’architetta Margherita Garzino, socia del Soroptimist. “Abbiamo pensato a un ambiente familiare”, racconta l’architetta. “Le donne vengono invitate a sedersi sul divanetto per la prima accoglienza”. Un momento pensato per decomprimere e decontestualizzare. Nulla è lasciato al caso: anche l’installazione realizzata dagli studenti del Liceo Artistico — che spicca alle spalle del divanetto — è stata studiata con l’obiettivo di privilegiare colori accoglienti.

Una stanza per sé Questura
Una stanza per sé Questura

“Era un obiettivo e una necessità”, spiega il Questore di Aosta, Gian Maria Sertorio, ringraziando il Soroptimist per la collaborazione. “Ci siamo resi davvero conto della necessità di affrontare le cose in modo diverso e di instaurare un dialogo. Sarà uno strumento fondamentale per mettere le vittime nelle condizioni migliori per affrontare un percorso”.

Una stanza per sé Questura
Una stanza per sé Questura

L’inaugurazione della “Stanza tutta per sé” questa mattina è stata un passaggio simbolico. L’ambiente è infatti già stato utilizzato nei giorni scorsi.

Il progetto realizzato alla Questura si inserisce nell’ambito del programma portato avanti dal Soroptimist a livello nazionale, che ha già visto l’apertura di oltre 300 stanze in tutta Italia. In Valle d’Aosta è la seconda: la prima fu realizzata alla stazione dei Carabinieri di Aosta nel 2019 ed è stata rinnovata l’anno scorso.

“Questa stanza – sottolinea la presidente del Soroptimist, Viviana Vallet – darà la possibilità alle donne e ai loro figli di essere ascoltati anche dagli psicologi. Per noi questo progetto è un atto d’amore verso le donne, un piccolo sostegno affinché ci possa essere un luogo sicuro, che accolga queste persone in difficoltà a braccia aperte”.

Una stanza per sé Questura
Una stanza per sé Questura

Nel mese di novembre l’associazione promuove a livello mondiale la campagna Orange World; sul piano locale, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono previste varie iniziative: tra queste, l’illuminazione arancione del Castello di Aymavilles dal 20 novembre al 10 dicembre e del Forte di Bard dal 24 al 26 novembre. In piazza Chanoux è già visibile uno striscione con i numeri da chiamare per farsi aiutare — 1522 e il cellulare del Centro donne contro la violenza. Inoltre, il 27  novembre alle ore 18 nel salone della BCC di Aosta si terrà una conferenza dedicata allo stalking, tra querele e misure di prevenzione, con relatrice la commissaria capo Francesca Pescara Di Diana, dirigente della Squadra mobile.

Una stanza per sé Questura
Una stanza per sé Questura – Le studentesse del Liceo Artistico che hanno realizzato l’installazione

Una risposta

  1. Spero che le studentesse del Liceo artistico abbiano ricevuto una qualche ricompensa, oltre ai ringraziamenti e alla foto sui giornali!!

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