Avise si prepara a vivere una serata speciale, all’insegna dell’amicizia, della condivisione e dei bei ricordi. Sabato 6 dicembre 2025, alle ore 20.30, il salone polivalente di Condemine a Runaz ospiterà un concerto corale dedicato alla memoria di Maurice Vauthier, figura amata e fondamentale per la vita del territorio.
L’evento, intitolato “E canterà… più alto delle stelle”, riunirà il Coro Sant’Orso, il Chœur Les Enfants du Grand-Paradis, Les Notes Fleuries du Grand-Paradis e la Chorale Châtel Argent: quattro gruppi che, insieme, daranno voce a un ricordo fatto di gratitudine, musica e spirito di comunità.

Maurice Vauthier è stato un uomo di grande generosità e sensibilità, sempre presente nella vita associativa e sociale di Avise. Per dieci anni ha servito la sua comunità come sindaco, ruolo che ha svolto con dedizione, rispetto e profondo senso civico. La sua eredità più autentica, però, resta lo spirito comunitario che ha saputo diffondere con naturalezza: un modo di vivere basato sulla vicinanza, sull’attenzione agli altri e sul valore della collaborazione.
Fra i suoi molti impegni, la musica aveva per lui un posto speciale. Maurice amava il canto non solo come forma artistica, ma come strumento capace di educare, unire e trasmettere valori. È con questa convinzione che, nel 1992, ebbe l’idea di fondare il coro Les Enfants du Grand Paradis.
Quell’anno il Coro dell’Antoniano di Bologna era stato invitato a esibirsi ad Avise, e fu organizzata una selezione per individuare un bambino valdostano da proporre allo Zecchino d’Oro. Maurice colse l’occasione per riunire, per la prima volta, un gruppo di giovani cantori provenienti dai comuni dell’area Grand Paradis, diretti da Annarosa Ronc, Daniela Denarier e Miriana Perron.
L’esperienza fu così coinvolgente che quel primo gruppo non si sciolse più, ma continuò a cantare, diventando stabilmente Les Enfants du Grand Paradis. Negli anni successivi, i bambini che avevano iniziato quel percorso, crescendo, vollero proseguire insieme: nacque così il coro Les Notes Fleuries du Grand Paradis, naturale continuazione di quell’avventura musicale e umana.
Accanto alla musica, Maurice dedicò energia e passione ai Volontari del Soccorso del Grand Paradis, alle associazioni culturali e parrocchiali e, più recentemente, alla Consorteria du Glassier, convinto dell’importanza di proteggere i beni comuni e la memoria dei luoghi.
Nel 2004, nel volume “L’Esprit Communautaire – Solidarité et associationnisme en Vallée d’Aoste”, lasciò parole che oggi risuonano come un testamento morale: “Ritengo lo spirito comunitario un elemento positivo da trasmettere ai giovani… Solo così sarà come un fiore radicato profondamente, vigoroso, sempre vivo anche nelle peggiori avversità, e non morirà mai.”
La serata del 6 dicembre vuole essere questo: un fiore che continua a vivere. Un tributo affettuoso a un uomo che ha creduto nella forza della comunità e nel potere del canto di avvicinare le persone.
L’ingresso è libero. Tutta la popolazione è invitata a partecipare e a unire la propria voce a quella del ricordo.





