Accesa la Stella di Pila, ora lo sguardo è rivolto a Cogne

Da oggi Pila apre le porte dell’alta quota anche ai non sciatori. In poco più di 30 minuti si potrà arrivare da Aosta ai 2723 metri per ammirare i "giganti" valdostani e gustare i piatti tipici del bistrot panoramico della Stella.
Inaugurazione Stella del Couis Pila
Turismo

Poco più di 30 minuti per lasciarsi alle spalle piazza Chanoux e arrivare lassù in alto, a 2723 metri, a guardare la Stella e lasciarsi incantare dalla magia del panorama, quel fascino unico che solo l’alta montagna sa regalare. I giganti valdostani a portata di sguardo: dal Monte Bianco, al Cervino, dal Monte Rosa alla Grivola. Emozioni che da oggi potranno vivere anche coloro che non vogliono, o non possono, mettere gli sci ai piedi, gustando un piatto tipico nel bistrot panoramico della Stella — all’interno, al caldo, oppure all’esterno, in una delle sette terrazze corrispondenti ai petali dell’impianto disegnato dall’architetto Andrea Gualla.

Con l’inaugurazione oggi, giovedì 4 dicembre, della nuova telecabina che dalla stazione di arrivo a Pila conduce al Couis 1 e alla Stella, si completa “un sogno” abbozzato nel 2017, quando presidente della Regione era Laurent Viérin. Sono serviti oltre 60 milioni di euro di investimento e poco più di due anni per arrivare al taglio del nastro.

Abbiamo imparato a ragionare in grande.  – racconta il presidente di Pila Spa Davide Vuillermoz – Sarebbe stato riduttivo limitarsi a sostituire un vecchio impianto: avremmo perso l’occasione di dare una risposta forte ai nostri competitor, che non aspettano e che ogni giorno lavorano per intercettare i flussi turistici. Noi vogliamo che quei flussi continuino a venire qui, anzi, che crescano. E il legame con Aosta, che si sta concretizzando sempre di più, va proprio in questa direzione. Una stazione come questa, in una località unica al mondo, merita un progetto all’altezza. È una città straordinaria: dedicarle un impianto come questo era necessario”.

Arrivati a Pila pochi passi  — lungo un camminamento coperto con pavimentazione in finto legno — separano l’arrivo della telecabina da Aosta al nuovo impianto a dieci posti. Il paesaggio che si apre davanti agli occhi è straniante: la “liason” che ha accompagnato i primi passi sugli sci di molti valdostani è sparita.  Con il nuovo impianto si potrà comunque scendere alla stazione intermedia Pila-Gorraz per poi scegliere se recarsi al Leissé oppure cimentarsi sulla “baby”. Il viaggio può altrimenti proseguire fin su al Couis, dove è possibile interrompere la corsa, per poi salire ancora più in alto verso la Platta de Grevon. Quest’ultimo troncone era già stato inaugurato l’anno scorso. Un’esperienza, come detto, riservata non solo agli sciatori: chi non acquista lo skipass giornaliero, potrà, pagando 38 euro, salire ad ammirare la Stella e il cielo circostante.

“Il diamante grezzo oggi sta brillando di nuovo ed è un orgoglio per tutti noi” dice il presidente della Regione Renzo Testolin ricordando i primi impegni presi dal governo regionale. “Un orgoglio che sarà completo quando si riuscirà a fare questa stessa inaugurazione dall’altra parte (Nda Cogne) e avremo chiuso un percorso che ci metterà al centro del mondo”.  Nonostante le nuvole nascondano oggi Cogne, tutti hanno già lo sguardo rivolto lì, certi che il collegamento con il comune del Gran Paradiso sarà il prossimo passo da compiere. L’Assessore agli impianti a fune Luigi Bertschy anticipa i primi risultati dell’analisi affidata dalla Pila Spa: “Gli studi ci dicono che gli aspetti tecnici sono superabili. Ora inizieremo il confronto con le amministrazioni locali, e in particolare con il Comune di Cogne, per valutare tutto ciò che sarà necessario fare al fine di individuare il tracciato migliore per collegare Cogne ad Aosta, anche in vista di un eventuale prolungamento estivo”. L’obiettivo è dar vita ad un grande comprensorio che abbraccia Aosta, Pila e Cogne, da vivere in inverno ma anche d’estate.”Dobbiamo cambiare registro: non possiamo più lavorare cinque o sei mesi soltanto, serve continuità, programmazione, visione” scandisce il presidente della Regione. Lo sviluppo del settore passa anche attraverso la crescita di un’occupazione di qualità. Le novità, annunciate sempre dall’Assessore Bertschy, sono la creazione di un centro manutentivo – “perché tutti i nostri impianti necessitano di attività costante durante l’anno” e la creazione di un centro di formazione per sviluppare le competenze delle persone. 

E tra i tanti sogni raccontati oggi, il primo, come ricordato dall’Assessore al Turismo Giulio Grosjacques, si realizzerà a breve: nel maggio 2026 la Stella di Pila farà da sfondo  ad una tappa del Giro d’Italia, regalando alla montagna anche un palcoscenico di visibilità internazionale.

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