E’ il Castello di Ussel ad ospitare fino al 2 ottobre 2011 l’esposizione “Les lieux du patois”, la mostra che attraverso le immagini e i video del fotografo professionista Andrea Alborno presenta al pubblico la diffusione e la vitalità del francoprovenzale in Valle d’Aosta nei suoi differenti contesti tradizionali ed in particolare nei momenti della vita quotidiana in cui il patois diventa il protagonista.
La mostra, inaugurata ieri, era stata già presentata al pubblico l’inverno scorso nella sede espositiva dell’Hôtel des États di Aosta, in occasione della Festa internazionale del Patois. Al castello di Ussel, a Châtillon, viene proposta con un nuovo allestimento che mette in risalto le caratteristiche del maniero, la cui atmosfera e posizione contribuiscono a creare un ambiente particolarmente suggestivo per la fruizione dell’esposizione.
Storie di vita personali, contesti, luoghi, eventi che hanno come comun denominatore la “lingua del cuore dei valdostani”, sono al centro di questa mostra che presenta al pubblico testimonianze di integrazione, di scelta consapevole di appartenenza ad un territorio, ad una tradizione, ad una cultura.
Questo senso di identità si declina in circa 80 fotografie e 6 video che ripercorrono, allo stesso tempo, la varietà dei patois valdostani, attraverso il Teatro popolare, il Concours Cerlogne e la sua Festa, Les journées de la Civilisation o ancora attraverso le testimonianze personali dell’infermiera Patrizia Lino, della casara Tiziana Chabloz, del presidente del tribunale Carlo Maria Garbellotto, per finire con l’artigiano Giangiuseppe Barmasse.
La rassegna è accompagnata da un catalogo bilingue francese-patois, edito dalla Tipografia Valdostana, che nello scorso mese di marzo si è aggiudicato il primo premio del Concorso letterario René Willien. La mostra è aperta dal 1° luglio al 2 ottobre 2011, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19. I biglietti: intero 3 euro, ridotto 2 euro.
