Preso il rapinatore di La Salle, decisivo l’aiuto di una giovane

In poche ore i Carabinieri hanno arrestato Vincenzo Sorrentino, 35 anni, residente a Salerno, ma in realtà in Valle da diverso tempo senza fissa dimora, e recuperato il bottino. Le prove raccolte contro di lui sono schiaccianti.
Cronaca

Il famigerato “intuito femminile” ha colpito ancora. Insieme al grande coraggio e al senso civico dimostrati, la sensazione di pericolo avvertita da una giovane residente nella Valdigne è stata determinante per risolvere il caso della rapina avvenuta ieri mattina, intorno alle 9.40, presso la filiale delle Poste di La Salle.

In poche ore, infatti, i Carabinieri hanno arrestato Vincenzo Sorrentino, 35 anni, residente a Salerno ma in realtà in Valle da diverso tempo senza fissa dimora, e recuperato il bottino. Le prove raccolte contro di lui sono schiaccianti.

Secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine, dopo essere entrato nella struttura mascherato con passamontagna e occhiali da sole, e aver minacciato la direttrice e i clienti con una pistola rivelatasi poi essere finta (un fermacarte, per la precisione), Sorrentino ha effettuato un “prelievo anonimo” di 870 euro, cioè i soldi presenti in cassa.

Durante la fuga, però, mentre era a bordo di una Fiat Punto rubata, l’uomo ha avuto la “sfortuna” d’incrociare, lungo la strada che collega le Poste e la Statale, una giovane molto attenta ai dettagli, alla quale non è sfuggito lo strano “travestimento” dell’uomo e lo scotch da pacchi che copriva la targa dell’auto.

Insospettita, la ragazza ha fatto inversione di marcia e si è messa all’inseguimento del rapinatore, che dopo qualche km si è fermato prima per togliersi i vestiti usati per la rapina e poi per rendere di nuovo visibile la targa. A quel punto, per la “supertestimone” è stato un gioco da ragazzi segnarsi il numero e avvertire i carabinieri, grazie all’aiuto del fidanzato.

Dopo aver effettuato i controlli del caso, le forze dell’ordine sono andate a far visita alla proprietaria dell’auto, una giovane di origine straniera residente a Nus. La donna, estranea ai fatti, ha comunque ammesso di conoscere e di aver ospitato a casa propria Sorrentino, la mattina stessa della rapina.

Incrociando le testimonianze delle tre donne – sono stati infatti fondamentali anche i dettagli forniti dalla direttrice delle Poste – anche gli ultimi dubbi sono venuti meno. Braccato dai Carabinieri, il sospettato ha cercato di far sparire i soldi lasciandoli in consegna a un bar del luogo dentro una busta, ma grazie alla collaborazione dei proprietari, anche quest’ultimo disperato tentativo è fallito.

In serata Sorrentino è stato quindi arrestato e condotto al carcere di Brissogne: ora è accusato del reato di rapina a mano armata e di furto d’auto. Per domani è attesa la convalida della misura restrittiva da parte del Gip di Aosta.

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