La ferrovia divide la maggioranza, franchi tiratori contro Marguerettaz

Con 18 voti contrari e 14 a favore (6 consiglieri hanno quindi votato contro la maggioranza) il Consiglio ha respinto una risoluzione proposta dai gruppi Alpe e Pd, relativa alle problematiche della tratta ferroviaria Torino-Aosta.
Consiglio regionale
Politica, Società

E’ bastata una votazione segreta, per far tremare la maggioranza. Ieri sera, quando la seduta del consiglio regionale sembrava volgere al termine dopo una lunga giornata di accese discussioni, l’assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz è stato preso di mira dai franchi tiratori, che hanno votato a favore di una risoluzione proposta dai gruppi Alpe e Pd, relativa alle problematiche della tratta ferroviaria Torino-Aosta.

Con 18 voti contrari e 14 a favore (6 consiglieri hanno quindi votato contro la maggioranza) il Consiglio ha respinto il documento. Ma chi voleva mandare un segnale, lo ha fatto, grazie anche all’assist servito dai colleghi della minoranza.

“Più volte quest’assemblea si è occupata della questione – ha attaccato Raimondo Donzel (Pd), che già la scorsa settimana aveva chiesto le dimissioni dell’assessore Marguerettaz – sollecitando la realizzazione d’interventi per l’elettrificazione e la soppressione dei passaggi a livello. Recentemente però abbiamo appreso che l’assessore avrebbe acquisito un’ipotetica disponibilità immediata alla fornitura di treni bimodali, rinviando la prospettiva dell’elettrificazione della linea”.

Una notizia che ha spinto il segretario regionale del Partito Democratico a “stigmatizzare l’approssimazione e l’incoerenza delle posizioni assunte dall’assessore in questa vicenda” e a chiedere al Consiglio “d’impegnare la giunta a presentare entro il prossimo novembre alle commissioni un piano chiaro e dettagliato sull’utilizzo dei fondi stanziati”.

Dal suo canto, Marguerettaz si è detto “disponibile ad andare in commissione per un confronto sereno e concreto su questo tema e per contribuire a fare chiarezza”. Allo stesso, ha ammesso di aver parlato “nel tempo, di treni bimodali, ma in quel momento stavamo ragionando sul progetto dell’elettrificazione e su tutte quelle attività riconducibili agli accordi di programma quadro”.

L’assessore ha poi concluso il suo intervento spiegando che “dopo anni abbiamo dovuto prendere atto che tutte le proposte delle ferrovie sono totalmente inefficaci per ragioni di varia natura. Quindi abbiamo pensato al piano dei treni bimodali che possono, più di altre scelte, dare risposte immediate ai cittadini”. Una spiegazione che evidentemente non ha convinto né l’opposizione, né una parte della maggioranza.

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