L’ennesimo colpo di scena sulla questione aperta della gestione e lo smaltimento dei rifiuti in Valle, con il ricorso al Tar dell’associazione Asso-Consum che contesta la decisione presa dai giuristi incaricati dalla Regione sull’ammissione del quesito referendario, sta facendo discutere. Dopo le perplessità espresse dal presidente di Valle Virtuosa, che ha definito il ricorso "un attacco che nulla ha a che vedere con i diritti dei cittadini", anche Federconsumatori e Legambiente, con due comunicati stampa, sono intervenuti nella discussione.
"I cittadini hanno il diritto di esprimersi"
“Siamo profondamente stupiti – spiega Federconsumatori – poiché un’associazione che vuole tutelare i diritti dei consumatori dovrebbe permettere loro di esprimersi con un libero e democratico voto nelle questioni che li riguardano. E’ vero che la democrazia è sempre più difficile da esercitare, ma le migliaia di persone che hanno con la loro firma chiesto di esercitare un diritto di base come quello del voto e, quindi, di dire se sono o no favorevoli al pirogassificatore, devono avere la possibilità di esercitare sino in fondo quanto richiesto con la loro firma”.
"C’è il rischio che la situazione rimanga bloccata per 4-5 anni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la posizione di Legambiente, che aggiunge: “Ciò che dovrebbe preoccupare la Regione, e non solo i cittadini, è l’altro ricorso al Tar, quello presentato un paio di settimane fa dall’associazione temporanea d’impresa esclusa dal bando di gara per la costruzione dell’impianto di pirogassificazione. Se i ricorrenti hanno intenzioni serie, c’è il rischio che, tra il ricorso al Tar prima e l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato poi, tutta la situazione rimanga bloccata per 4-5 anni”.
Tempi che potrebbero creare dei problemi nello smaltimento dei rifiuti valdostani. “A quel punto – chiude Legambiente – sarà chiaro a tutti che la responsabilità di questa situazione non sarà dei referendari ma dell’Amministrazione regionale che non mette in campo le giuste scelte per ottemperare almeno agli obblighi di legge, cioè il 60% di raccolta differenziata alla fine del mese prossimo, 65% a fine 2012”.