Al via domani la 15° edizione del Cervino CineMountain Festival

La rassegna inizia domani con i campioni della velocità sugli sci Kristian Ghedina, Luc Alphand e Antoine Dénériaz. Martedì 14 sarà la volta del gotha dell'alpinismo mondiale, con Kurt Diemberger, Christophe Profit, Alessandro Gogna e Hervé Barmasse.
Cervino CineMountainFestival
Società

E’ tutto pronto, nel comprensorio della Valtournenche, per la quindicesima edizione del Cervino CineMountain Festival, la rassegna dedicata al cinema di montagna. Il programma condensato in sei giorni, dal 10 al 14 agosto 2012, anche quest’anno è ricco di spunti. Dalle peripezie verticali di Adam Ondra, l’Harry Potter della roccia, all’amarcord dei grandi discesisti del passato, più e meno recente. Dall’alpinismo con la A maiuscola alle rare pellicole di Arnold Fanck. E poi i grandi film in concorso.

Il primo appuntamento in cartellone, il 10 agosto, alle ore 21, è al Cinéma des Guides di Breuil-Cervinia – all’interno dello spazio “Cervinia mon amour” – con i grandi campioni della velocità sugli sci. Sul palco (modera il giornalista Carlo Gobbo) si avvicenderanno al microfono Herbert Plank, Mauro Cornaz, Kristian Ghedina, Luc Alphand e Antoine Dénériaz. Per loro sono previste, il giorno dopo, una tappa a Plateau Rosà, 3.500 metri di quota, e l’ormai tradizionale “cerimonia dell’orma” nel centro del Breuil sullo stile dell’Hollywood Boulevard.

La rassegna proseguirà a Valtournenche, nella sala congressi del Centro polivalente. Alla sera di sabato 11 agosto, ore 21, il protagonista assoluto sarà invece Adam Ondra, fenomeno slovacco che a soli 19 anni è unanimemente riconosciuto come uno degli arrampicatori più forti al mondo. Presenterà “The wizard’s apprentice” di Petr Pavlícek: il film è il frutto di due anni di riprese al seguito di Adam Ondra e racconta la storia e gli exploit del mago dell’arrampicata che, con i suoi successi, sta sconvolgendo i parametri dello sport verticale.

Domenica 12 agosto, sempre alle ore 21, il cinema tornerà in primo piano con la straordinaria proiezione di alcuni frammenti dei film “Die weisse Kunst”, “Das Wunder des Schneeschuhs” e “Stürme über dem Mont Blanc” di Arnold Fanck, con l’introduzione del nipote Matthias. Restando in tema di “settima arte”, lunedì 13 agosto, ore 21, sarà presentato “Verticalmente démodé”, film di Davide Carrari vincitore della Genziana d’oro all’ultimo Trento Film Festival.

La rassegna si chiuderà martedì 14 agosto con una serata dedicata all’alpinismo, anzi al “Cervino: la forma delle montagne”, con Kurt Diemberger, Christophe Profit e Alessandro Gogna oltre ad Hervé Barmasse nelle vesti inedite di moderatore. Al Centro polivalente di Valtournenche, dalle 21.15, per raccontare il rapporto tra l’uomo e la “forma delle montagne” sono stati chiamati alcuni tra i più grandi scalatori di ieri e di oggi.Si parte dal “mitico” Kurt Diemberger, classe 1932, austriaco da anni trapiantato in Italia (vive a Bologna), l’unico alpinista in vita ad aver scalato due Ottomila in prima assoluta, il Broad Peak nel 1957 e il Dhaulagiri nel 1960. Autore di libri e apprezzato conferenziere, è stato anche documentarista vincendo il Festival di Trento nel 1989 con il film “K2-Sogno e destino” in cui racconta la tragedia del 1986 in cui morì la sua compagna Julie Tullis. Con lui si confronteranno: Christophe Profit, cinquantunenne alpinista e guida alpina francese, capace nel 1985 di scalare in 24 ore le pareti nord di Grandes Jorasses, Cervino e Eiger e famoso anche per aver aperto una nuova via sullo spigolo nord-ovest del K2; e Alessandro Gogna, genovese classe 1946, autore di almeno 500 prime ascensioni nelle Alpi e sugli Appennini, storico dell’alpinismo e scrittore di montagna, fondatore di Mountain Wilderness.

A fare da padrone di casa sarà Hervé Barmasse, trentacinquenne “enfant du pays”, protagonista assoluto dell’alpinismo internazionale del 21/o secolo, di ritorno dalla spedizione all’Ogre in cui si è dovuto “accontentare” di conquistare alcune cime inviolate della zona a causa delle condizioni della montagna. In carriera ha firmato grandi imprese sul Cervino, in Patagonia e nel Karakorum, compresa la recente apertura di tre nuove vie nelle Alpi da cui ha tratto il film “Non così lontano” (in concorso quest’anno al festival).

 

Seguirà la cerimonia di premiazione dei film vincitori, con l’assegnazione del Premio “Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée” e del Premio “Vie de Montagne” e del Premio del pubblico sostenuti dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, del Premio CAI per il miglior film d’alpinismo, sostenuto dal Club alpino italiano, del Premio “Ecomountain” per il miglior film a tematica ambientale, sostenuto dall’Assessorato regionale dell’ambiente e territorio, del Premio Sony Italia per la miglior fotografia. Per il 15 agosto, a partire dalla ore 21, è prevista la proiezione dei film vincitori.

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