"La Proges lascia Aosta perché troppo distante dalla sede centrale di Parma? Ma come, se l’azienda ha servizi in tutta Europa?" Raimondo Donzel del Pd torna sulla questione della cessione del ramo d’azienda dalla Proges alla Leone Rosso, al momento in stand by.
Il segretario del Partito democratico riprendendo la lettera inviata dalla Proges ai sindacati nella quale sono contenute le motivazioni del trasferimento del ramo d’azienda, ha chiesto a Lanièce se la Regione intendesse attivarsi per verificare i rischi di tale operazione. "A parole vengono garantiti tutti i posti di lavoro – ha detto Donzel – però un cambiamento comporta sempre delle possibile modifiche. La preoccupazione sulla questione cresce."
Nella replica l’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha spiegato che: "E’ compito del Comune di Aosta monitorare i processi di svolgimento delle attività previste dal capitolato d’oneri. Allo stesso ente è chiesto di rilevare eventuali inefficienze e prendere gli opportuni provvedimenti. L’Amministrazione regionale non ha motivo di ritenere che tale monitoraggio non sia stato svolto correttamente e che le attività di assistenza domiciliare e in struttura si siano svolte nei termini pattuiti dal contratto. Tutto il mondo delle organizzazioni è impegnato in un’operazione simile e un cambiamento in questa direzione di una realtà importante del privato sociale non potrà che avere nel medio termine delle ricadute positive sui costi complessivi dei servizi alla persona finanziati con denaro pubblico."
Per Donzel però l’Assessore e la Regione sulla questione fanno gli "scaricabarile. A noi non interessano le ipotesi: abbiamo chiesto riscontri su eventuali disfunzioni. Si parla di servizi alla persona, in particolare di anziani e asili nido, e non si tratta di un investimento di poco conto perché riguarda milioni di euro. Bisogna fare le verifiche per accertare le eventuali anomalie denunciate dalla stessa Pro.Ges."