Pirogassificatore, Valle responsabile e il Peuple Valdôtain all’attacco

Il Comitato del No ribadisce la bontà del parere tenico inviato dalla Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente mentre dalle pagine del Peuple si accusano i sostenitori del referendum di utilizzare lo strumento per sconfiggere l'Uv alle elezioni.
Da destra Valeria Casali, Luigi Sudano, Aldo Bennani
Politica

"Un parere espresso da super tecnici, sicuramente qualificati, indipendenti e che certamente non possono essere tacciati di clientelismo." Cosi Valle Responsabile risponde al Comitato del Sì che ha messo ombre e dubbi sul parere tecnico espresso dal capo della segreteria tecnica del Ministrero dell’Ambiente, Sebastiano Serra, in relazione alla scelta della Regione di costruire un pirogassificatore.

"Ci sembra giusto – scrive Valle Responsabile –  anche in un momento in cui il cittadino sta perdendo fiducia nelle Istituzioni, riconoscere che la nostra Amministrazione, ha prodotto una scelta d’eccellenza. Questo, ovviamente e senza entrare nel merito delle competenze sulle procedure referendarie, è stato suffragato dal Ministero dell’Ambiente che, come in altre Nazioni soprattutto del nord Europa, suggerisce, guarda caso, il sistema che s’intende adottare nella nostra Regione, già sperimentato e ampiamente apprezzato in molte altre realtà. "

Il Comitato del No annuncia poi, in una nota, di essere al lavoro per la costruzione di un sito web "per dare voce e ampiezza anche alle considerazioni di chi nel progetto del pirogassificatore crede come in una scelta responsabile e sostenibile, affinché i tanti cittadini, tra i quali medici e tecnici del settore, che ci hanno contattato in questi giorni, possano ufficializzare il loro sostegno, con l’auspicio che venga anche accolto l’invito che abbiamo già esteso ad associazioni e movimenti politici che vogliono condividere il nostro progetto di informazione e documentazione per una Valle d’Aosta più responsabile."

Sull’argomento pirogassificatore ritorna anche oggi il Peuple Valdotain. Il settimanale dell’Uv sottolinea come "il referendum non sia altro che uno strumento per attaccare l’Union Valdôtaine. Non è un caso se i promotori e i sostenitori, come già per il referendum sull’ospedale del 2007, siano esclusivamente membri dei partiti di opposizioni in Regione e nei Comuni”.

E ancora “Il referendum, lo strumento di partecipazione democratica per eccellenza, è sistematicamente malmenato da queste persone che lo usano nei confronti dei contribuenti valdostani, come un’arma demagogica alla vigilia delle elezioni regionali, come già successo con il referendum del 2007 che è costato ai valdostani più di 400 mila euro”.

Secondo il settimanale dell’Uv "La verità è che la maggior parte delle pesone che oggi sostengono il referendum sul pirogassificatore non sono interessati alla situazione dei rifiuti perché il loro solo obiettivo è di utilizzare questo strumento per battere l’Union Valdôtaine e la maggioranza regionale".

 
 

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