Il piccolo gipeto "Champagne", proveniente dal nido in Val di Rhêmes, ai confini del Parco Nazionale Gran Paradiso, ha spiccato il volo questa mattina, lunedì 30 luglio. Ed è pronto a seguirlo anche "Iris", in Valsavarenche.
I due esemplari, i cui nomi sono stati indicati dai bambini delle scuole delle due vallate, sono nati nell’aprile di quest’anno e rappresentano un caso eccezionale considerata la rarità della specie, che recentemente è ritornata a ripopolare le Alpi Occidentali a seguito dell’avvio di un progetto internazionale di re-introduzione.
I guardaparco del Gran Paradiso e il personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta hanno seguito attentamente, nel corso degli ultimi mesi, le due nidificazioni. "I genitori di Champagne l’anno scorso avevano tentato la riproduzione, ma senza successo – spiega Valter Borney, ispettore del Corpo forestale della Valle d’Aosta – Quest’anno invece la riproduzione è andata a buon fine. Siamo molto emozionati per questo evento, che ha riportato per una misteriosa e felicissima coincidenza il gipeto nella Valle di Rhêmes, dove un secolo fa, nel 1913, era stato abbattuto l’ultimo esemplare delle Alpi".
«Iris – aggiunge l’ispettore dei guardaparco Stefano Cerise – è figlio della coppia che nella primavera del 2011 in Valsavarenche aveva dato alla luce Siel, il piccolo che però non era sopravvissuto. La maggiore maturità della coppia e le modalità con cui ha costruito il nido hanno consentito un migliore allevamento di Iris e la sua sopravvivenza. L’involo di Iris è previsto per i prossimi giorni. Per l’attività di monitoraggio dei gipeti sono utilizzati, insieme ai tradizionali strumenti in uso, mezzi tecnologici particolarmente avanzati, al fine di assicurare un’adeguata protezione a quelli che possono essere definiti veri e propri tesori della biodiversità".
I giovani gipeti, di cui ovviamente non si conosce ancora il sesso, rimarranno per alcuni mesi nel territorio dei genitori e continueranno ad essere costantemente sorvegliati dal personale dell’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso e del Corpo Forestale della Valle d’Aosta. I dati raccolti e le osservazioni effettuate saranno trasmessi per l’archiviazione e la loro gestione alla banca dati del monitoraggio internazionale (International Bearded Vulture Monitoring) presso la struttura Flora, fauna, caccia e pesca dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali della Regione Valle d’Aosta.