Educazione all’affettività, alla sessualità e alla relazione, promozione dell’attività fisica, ma anche approfondimenti e seminari dedicati all’alimentazione o all’abuso di sostanze legali e illegali che possono dare dipendenza. Con la terza edizione del “Quaderno di educazione alla salute”, presentato oggi in Regione, cresce l’offerta di progetti, attività e concorsi (per il 2012 sono una trentina) proposti per l’anno scolastico 2012-2013 dall’azienda U.S.L., enti vari e liberi professionisti, alle istituzioni scolastiche delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria e mirati alla promozione di stili di vita salutari all’interno di un curriculum formativo.
“Il riscontro positivo delle attività svolte negli anni precedenti – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Albert Lanièce – ci spinge a continuare sulla strada intrapresa, senza però dimenticare d’introdurre elementi di valutazione e di innovazione utili per comprendere meglio la qualità dei processi attivati nella classi”. Lo scorso anno sono stati attivati 12 progetti coinvolgendo una trentina d’istituzioni scolastiche valdostane e complessivamente più di 8 mila partecipanti alle attività.
“Si tratta di un vero e proprio catalogo di offerte di qualità – ha aggiunto l’assessore regionale all’Educazione, Laurent Viérin – con il quale promuoviamo un’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, declinandola nelle tematiche più attuali con le quali la società ci impone di confrontarci”. Per quanto riguarda i temi da affrontare, i soggetti coinvolti seguono le priorità indicate dal Piano Sanitario Nazionale, dal Piano Nazionale della Prevenzione e dai documenti di programmazione regionale ed in particolare dal Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2012-2013.
“In questo contesto la collaborazione con la scuola è essenziale – ha concluso Lanièce – infatti educare alla salute non significa solo fare informazione sui fattori che influiscono sulla salute ma anche porre attenzione al processo di comunicazione, valorizzando la relazione interpersonale con proposte che senza dimenticare gli aspetti cognitivi, diano spazio a quelli esperienziali”.