No o astensione? Sul referendum del prossimo 18 novembre, non è stato ancora sciolto il nodo da parte delle forze politiche di maggioranza. La settimana scorsa il Presidente del Corecom, Manuela Ghillino aveva chiesto ai partiti e alle associazioni che sostengono il Comitato del No di esplicitare la loro posizione. Ma, dalle pagine del sito del Comitato regionale, aggiornate questa mattina, rimane ancora la dizione Comitato del No/Astensione. Interpellata la Ghillino sottolinea: "Abbiamo pubblicato tutto quello che ci hanno voluto dire". L’unica novità è che si allarga la platea del Sì. Rifondazione comunista, prima esclusa, ora rientra fra i soggetti che avranno accesso alle trasmissioni.
Rimane ancora il mistero sul fronte opposto. "Una posizione non è ancora stata definita. – spiega il Presidente dell’Uv, Ego Perron – Oggi però possiamo dire di essere contrari al referendum perché si sta trasformando in una campagna di bugie, di terrorismo, in una battaglia politica, quindi non crediamo nella sua utilità". Si può dire quindi che invitate i cittadini a non andare a votare? "E’ una chiave di lettura", spiega Perron.
"Ieri – continua il Presidente – ho intercettato su Facebook alcuni messaggi del comitato del Sì e mi sono reso conto come queste persone siano impegnate per cercare di abbattere il sistema di potere unionista, il potere di Rollandin."
Perron spiega poi come l’Uv e gli altri partiti e associazioni aderenti al Comitato del No stiano "continuando l’opera corretta di informazione del territorio" spiegando una scelta presa da persone "che non sono cosi folli da proporre soluzioni che poi fanno venire il cancro ai propri figli".