"Non uno, ma migliaia di unionisti hanno disobbedito e sono stato incoerenti". Laurent Viérin ribatte alle dichiarazioni di oggi del Presidente della Regione, Rollandin che nella consueta conferenza stampa di Giunta aveva parlato, riferendosi a Viérin, di incoerenza in relazione alla decisione dello stesso di recarsi a votare.
"Sul "non voto" – continua Viérin – credo sia una strana concezione della democrazia il fatto di comunicare una decisione che altri hanno preso – non si capisce bene tra l’altro chi e in che sedi le abbia assunte – visto che il Conseil federal, che rappresenta la base dell’Union, gli eletti e tutto il territorio, e che è rappresentativo del popolo unionista, non è stato riunito, e poi pretendere che tutti la seguano".
E ancora sulla mancanza di dialogo e condivisione "trovo che sia un vecchio modo di fare politica il fatto di non voler dialogare con l esterno e cercare di tenere tutto nascosto nelle sedi dei partiti e nelle stanze dei bottoni… La gente, la comunità ha bisogno di partecipazione e di conoscere le idee, le sensibilità ed i punti di vista che esistono ed è matura per capire, per scegliere e valutare, e non ha bisogno dei filtri della politica e del politichese che qualcuno ancora vorrebbe".