Sono Stefano Ferrero, Roberto Cognetta e Rinaldo Vanzo i tre “papabili” per essere candidati a deputato e senatore del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo nelle prossime elezioni politiche. “Noi tre avevamo la certificazione completa e siamo gli unici ad aver risposto all’invito che ci hanno inviato dal nazionale” spiega Stefano Ferrero, portavoce dei grillini a livello regionale.
La selezione sui candidati è ferrea: potevano presentarsi alle Parlamentarie solo persone con i requisiti stabiliti dallo staff di Grillo ovvero fedina penale pulita, nessuna tessere di partito al momento della candidatura e un’esperienza politica precedente che non superi i due mandati, indipendentemente dalla carica ricoperta.
Il candidato ha dovuto poi condividere una dichiarazione di intenti e sottoscrivere un impegno etico che prevede di accettare un’indennità di massimo 5 mila euro lordi, la pubblicazione on line di tutte le spese per cui si richiede il rimborso e le dimissioni qualora non sussistano più i requisiti.
Gli elettori valdostani “certificati” e iscritti al movimento hanno tempo fino a giovedì 6 dicembre per esprimere la loro preferenza on line. La consistenza della base elettorale, però non è nota. “Anche noi non sappiamo il numero preciso: conosciamo i nostri iscritti, ma ci sono anche valdostani che noi non incontriamo, ma che si sono iscritti al movimento 5 stelle a livello nazionale”.
Il movimento 5 stelle non pensa solo alle politiche e ha già condiviso un regolamento, ancora più stringente, per le regionali. “Ci presenteremo con una lista nostra che avrà anche meno di 35 candidati, per selezionare meglio”.
Per i futuri consiglieri è previsto l’impegno a dare le dimissioni in caso di condanna in primo grado, l’obbligo di pubblicare on line l’esito dell’attività svolta e di mantenere i contatti vivi con la base elettorale che va ascoltata su questioni rilevanti e delicate. I grillini valdostani hanno anche votato per un risarcimento danni in caso di cambio di partito. “Chiederemo 4 mila euro al mese al consigliere che lascia il movimento per passare ad un’altra forza politica, questo dovrebbe essere un deterrente” ha spiegato ancora Ferrero.