I Prati di Sant’Orso, tutelati sin dal 1939 dalla disciplina sulla “Protezione delle bellezze naturali”, hanno ufficialmente ricevuto il riconoscimento di “Meraviglia Italiana”, giovedì 20 dicembre scorso, presso il centro congressi “Roma Eventi”.
Il progetto, patrocinato dalla Camera dei Deputati, dal Ministro dei Beni ed Attività Culturali, dal Ministro della Gioventù, dal Ministro del Turismo e da moltissime regioni italiane, era stato promosso nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, dal Forum Nazionale dei Giovani e prevedeva l’assegnazione del bollino di “Meraviglia Italiana” a siti paesaggistici, beni culturali e manifestazioni della tradizione popolare, tra tutte le varie candidature che potevano essere inviate dagli enti locali e dalle associazioni giovanili.
Il Comune di Cogne aveva candidato i Prati di Sant’Orso, in quanto risorsa ambientale di rilevante valore per il proprio territorio, nonché ricchezza insostituibile da rispettare e salvaguardare, simbolo dell’immagine di Cogne e patrimonio unico e collettivo, raramente eguagliabile in tutto l’arco alpino.
“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento nazionale che, ancora una volta, conferma un impegno fermo e convinto da parte di questa Amministrazione comunale nella tutela e valorizzazione di questro patrimonio unico” – ha commentato il Sindaco, Franco Allera – “In questi mesi, con la realizzazione del nuovo impianto di irrigazione e di innevamento artificiale, grazie ad un importante intervento finanziario della Regione, è stato ribadito come i Prati di Sant’Orso siano un luogo in cui turismo sostenibile e attività economiche tradizionali delle nostre valli possono convivere in armonia”.
“L’impegno per la protezione e salvaguardia dei Prati di Sant’Orso è stata una delle priorità nei lavori condotti nei mesi passati dalla Commissione comunale per il Piano regolatore generale comunale. Nella bozza definitiva che nei prossimi giorni verrà presentata ai competenti uffici regionali, la linea di confine che qualifica la prateria come zona protetta e vincolata è stata infatti disegnata sul margine della strada, ponendo fine, una volta per tutte, ad ogni possibile ulteriore tentativo edificatorio all’interno di questo nostro prezioso patrimonio ambientale”, ha concluso il vice sindaco Claudio Perratone.