Dall’esperienza di Fare per fermare il declino nasce il “Mouvement Réformateur”

Le prime iniziative del movimento sono: il 12 aprile al Café Librairie di piazza Roncas ad Aosta con la presentazione del libro di Alberto Mingardi, "L’intelligenza del denaro". Il 16 aprile a Torino incontro sui trasporti con i pendolari e gli studenti.
Politica

Come annunciato nei giorni scorsi ha preso forma ieri sera il Mouvement Réformateur. "Il movimento politico – spiegano in una nota i promotori  – consolida e sviluppa in Valle d’Aosta i principi esposti nel manifesto del 28 luglio del 2012 che hanno dato origine a FARE per Fermare il Declino".

La nuova realtà ha l’obiettivo di "assicurare il mantenimento dell’attività in Valle d’Aosta di FARE per fermare il declino e intende federarsi con le forme di organizzazione nazionale, regionali ed europee, che trarranno le origini dalla stessa esperienza politica ma anche da analoghe basi ideali. Inoltre esso sarà base organizzativa e strumentale perché la Valle d’Aosta possa contribuire e partecipare sul piano nazionale al movimento politico di FARE per fermare il declino, anche in vista di un suo congresso di rilancio."

Le prime iniziative del nuovo movimento sono in programma la prossima settimana. Il 12 aprile alle ore 20.30, al Café Librairie di piazza Roncas ad Aosta si terrà la presentazione del libro di Alberto Mingardi,  "L’intelligenza del denaro". Il 16 aprile alle ore 20 al Bar San Marco di corso Vittorio Emanuele 38, a Torino Apericena con gli studenti valdostani a Torino e con i pendolari sul tema della liberalizzazione del trasporto ferroviario sulla Aosta-Torino, con Giuseppe Arena (Arenaways), Enrico Martial, Marco Marguerettaz.

"Gli aderenti e sostenitori  – spiegano ancora i promotori di Mouvement Réformateur – sono portatori di una posizione politica nuova per la Valle d’Aosta, a favore di una società aperta al suo interno e all’esterno del suo territorio, più attenta alle persone, alla loro iniziativa, al merito, ai talenti e alle opportunità, alla concorrenza e al libero mercato, rispetto al ruolo invadente svolto dall’amministrazione pubblica, alla responsabilità della gestione finanziaria ed economica, e alla capacità dell’autonomia di dialogare e di collaborare in modo attivo sul piano nazionale ed europeo."

 

 

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