Lavorazioni sempre più specializzate per conquistare mercati sempre più di nicchia per combattere la feroce concorrenza di Cina e India. La Cogne acciai speciali cerca nuove risposte ad una crisi economico finanziaria che non ha risparmiato, certamente, il settore siderurgico. E lo fa con l’apertura di un nuovo reparto dotato di una pelatrice Schumag, costata circa 3 milioni di euro. Una macchina, unica in Europa, in grado di lavorare barre di acciaio con diametro fino a 40 centimetri e lunghezza fino a 18 metri. E l’obiettivo dichiarato è di entrare più pesantemente nei settori oil and gas, automotive, energia e petrolchimico.
“Insieme al nuovo forno AOD entrato in funzione da poche settimane – ha detto il vice presidente della Cas, Roberto Marzorati durante l’inaugurazione avvenuta oggi – ed al nuovo forno per il trattamento di acciai destinati all’aeronautica che verrà ultimato speriamo entro l’anno, la nuova Pelatrice Schumag rappresenta il primo passo di un cammino di tre anni nel corso del quale saremo impegnati a rifocalizzare la nostra produzione su nuovi prodotti a maggiore valore aggiunto”.
Marzorati, nel suo discorso prima dell’inaugurazione del nuovo impianto, non ha risparmiato qualche stoccata agli ambientalisti prima e all’amministrazione regionale poi. “Ci sono in giro dicerie – dice Marzorati – che si alzano a gran voce suscitando echi non positivi per poi essere corrette e ridimensionate con smentite sussurrate a bassa voce di fronte alla realtà dei fatti e dei numeri. Nel caso dell’impatto ambientale siamo invece di fronte ad analisi e monitoraggi positivi e al proseguimento di un percorso pluriennale fatto di investimenti e di miglioramento continuo e costante”.
Poi il vice presidente della Cas si riferisce al mondo delle banche e fa un appello alla politica: “La spinta necessaria per arrivare in vetta è rappresentata da un sostegno che ci permetta di chiudere il piano degli investimenti. Un sostegno che un tempo sarebbe stato garantito senza difficoltà dal sistema bancario e finanziario, ma che oggi solo il decisore politico, visto l’irrigidimento delle banche, può offrire”.
Qui di seguito il discorso di Roberto Marzorati.