Luca Dovigo lascia la guida dell’Agenzia del lavoro. Fondi europei a rischio disimpegno

Le dimissioni di Dovigo riaccendono l’attenzione sulla situazione di difficoltà dell’Agenzia del Lavoro alle prese con problemi organizzativi, procedure troppo burocratiche, eccessiva lentezza e carenza di risorse umane.
Palazzo regionale
Economia

Appena un anno fa è stato nominato a capo della Struttura politiche della formazione e dell’occupazione, l’Agenzia del lavoro, per sostituire la dimissionaria Adriana Viérin. Ora Luca Dovigo ha scelto di lasciare inviando una lettera di dimissioni indirizzata al Presidente della Regione e al responsabile del Dipartimento Politiche del lavoro Roberto Vicquéry.

Nessuna indiscrezione, per ora, sulle motivazioni alla base dell’abbandono. Interpellato Luca Dovigo non conferma né rilascia dichiarazioni. Ma della sua prossima fuoriuscita sono al corrente molti dei responsabili e dei referenti degli enti di formazione che lavorano in Valle d’Aosta.

Le dimissioni di Dovigo riaccendono l’attenzione sulla situazione di difficoltà dell’Agenzia del Lavoro alle prese con problemi organizzativi, procedure troppo burocratiche, eccessiva lentezza e carenza di risorse umane.

I risultati più evidenti di questa situazione di paralisi: i progetti presentati sui bandi del 2012 di marzo e di maggio, ad un anno di distanza, non risultano ancora avviati e in alcuni casi non sono stati neanche valutati.

Una formula che, in concreto, si traduce nel blocco di milioni di euro a favore della formazione professionale di lavoratori ed aziende e nella difficoltà economica degli enti formativi che non rientrano delle risorse anticipate per la realizzazione dei progetti. Risorse ancor più fondamentali in un periodo come questo dove, a causa della crisi economica, i percorsi di formazione rappresentano una delle poche chance per i disoccupati o le persone in cerca di lavoro.

Il rischio non troppo celato anche da fonti interne all’Agenzia si chiama disimpegno automatico dei fondi. Questo che significa che l’Unione europea si riprende ciò che la Regione Valle d’Aosta non è riuscita a spendere nella programmazione 2007-20013. Per saperlo, con certezza, bisognerà aspettare il 31 maggio quando è in programma un primo step di valutazione sulle risorse spese.

 

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