I permessi settimanali e mensili sono stati sostituiti da quelli quindicinali

Il Presidente del Consorzio Pesca, Antonio Crea, risponde al lettore che lamentava nei giorni scorsi l'abolizione dei permessi settimanali e mensili.
I lettori di Aostasera, Società

Egregio sig. Tognoni,
riceviamo la Sua lettera e volentieri rispondiamo ai quesiti da Lei sollevati.
Il permesso settimanale propriamente detto è abolito ormai da più di tre anni. Infatti, a partire dal 2010 il settimanale è stato sostituito con il permesso cosiddetto quindicinale. Quest’ultimo, al medesimo prezzo, permette di fruire dello stesso numero di giornate di pesca ma, volendo, di poterle distribuire su un arco temporale più ampio. Non ci sembra un vantaggio da poco.
Il permesso mensile è stato abolito a partire da quest’anno, in considerazione dello scarso riscontro da parte dei pescatori. Il numero di permessi venduti in questa tipologia è infatti risultato estremamente esiguo, a fronte di numeri costanti o in aumento per le altre tipologie di permessi.
Sempre sul fronte dei permessi, forse le è sfuggito che i prezzi dei permessi per le acque libere sono del tutto inalterati rispetto all’anno scorso, mentre sono stati incrementati (seppur di poco) i prezzi per la pesca in riserva. Appare quindi evidente la nostra concreta volontà di favorire la pesca nelle acque libere.
Per quanto riguarda i ripopolamenti, possiamo rassicurarla sul fatto che negli anni le immissioni si sono mantenute costanti nei numeri e capillari nella distribuzione. Utilizzando gli stadi vitali più appropriati ai diversi contesti e le specie ittiche idonee. Anzi, negli anni abbiamo moltiplicato i nostri sforzi e aggiornato le nostre conoscenze. Questo ci sta permettendo di innovare e migliorare le tecniche di produzione e le pratiche di gestione.
Certo, anche noi lottiamo ogni giorno con problemi sempre maggiori e sempre più numerosi sul fronte della naturalità dei corsi d’acqua e delle portate residue in alveo. Per cui, mi creda, se i nostri sforzi non si fossero moltiplicati di anno in anno, oggi la situazione sarebbe davvero drammatica. Le statistiche di pesca e i dati dei monitoraggi, per fortuna, ci dicono che non è così. Come emerge anche dall’analisi dei dati pubblicato sul nostro sito, alle sezioni ripopolamenti e statistiche di pesca.
Per cui, come vede, per quanto riguarda il nostro impegno non ha alcun motivo per non volersi dedicare alla bella passione della pesca nelle nostre acque.
In generale avremmo gradito da parte Sua un tono meno aggressivo e più dialogante, ma non intendiamo entrare nel merito perché incorreremo in cadute di stile che non ci contraddistinguono.
Cordiali saluti,
Il presidente
Antonio Crea

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