“Siamo una voce nuova, e abbiamo la presunzione di essere la vera novità di questa tornata elettorale. Una lista con proposte e progetti politici ed elettorali ben definiti, perché questa non è la lista di Dario Frassy ma l’unica vera proposta liberale e di centrodestra in Valle d’Aosta”.
Con queste parole il capolista Dario Frassy ha introdotto questa mattina in conferenza stampa il nuovo movimento politico LeALI – Legalità Autonomia e Libertà, che si prepara all’appuntamento elettorale del 26 maggio.
Anzitutto, nelle parole dell’ex Consigliere regionale in quota Pdl, il cambiamento: “L’amministrazione regionale – spiega Frassy – non può più essere com’è in questo momento, ovvero invasiva ed onnipresente, ma puntare alla trasparenza ed essere al servizio del cittadino. Per questo si parla di crisi ideologica e di ideali, mentre la politica non può essere svilita ma recuperare quel senso originario di partecipazione alla ‘polis’”.
E l’attore principale di questa disaffezione verso la politica è, secondo Frassy, questa legislatura uscente: “Negli ultimi cinque anni sono crollate completamente le ideologie e il Consiglio Valle è stato ridotto a poco più che un club, con partiti che si fondono l’uno con l’altro e cambiano posizione di continuo, all’insegna della fiducia personale, del clientelismo e della sovranità assoluta di chi dirige Place Deffeys. Anche le recenti scissioni nell’area autonomista, poi – prosegue Frassy riferendosi evidentemente all’Union Valdôtaine Progressiste di Laurent Viérin e Luciano Caveri – hanno più l’aspetto della congiura di Palazzo nata nel palazzo stesso, piuttosto che dalle esigenze della gente”.
LeALI, insomma, cerca di inserirsi in quel centrodestra liberale che, secondo Frassy ha perso la sua rappresentanza e la sua identità: “Il centrodestra in Valle non esiste ed è completamente sparita l’area liberale, una concezione che non dovrebbe mai andare in pensione. Il Pdl ad esempio si nasconde anacronisticamente dietro Berlusconi, all’insegna della pochezza di argomenti e dell’incapacità di aggregazione. Un partito che aveva dei valori e che ha deciso di non presentarsi alle scorse politiche commettendo sia un suicidio politico, che un tradimento nei confronti degli elettori”.
Un movimento, quello di Dario Frassy, che vuole restituire una definita idea liberale attraverso pochi punti concreti, parte integrante dell’acronimo LeALI: “Anzitutto la Legalità – conclude il capogruppo – in questa regione dall’illegalità diffusa, dal malaffare e dalla collusione, e poi quell’Autonomia che sembrava fosse un copyright unionista e che si è visto come è stata ridotta. Un bene immateriale che fa parte della cultura di questa regione e che qui si ferma a Place Deffeyes massacrando gli Enti Locali. Ed infine la Libertà, alla base di tutto quello che si fa, dello stesso uomo libero, mentre ora i valdostani sono più sudditi che cittadini, per ridare sviluppo ad una regione col fiato corto e che dovrà essere meno ‘apparato’, cercando di fare ciò che si dice e, in completa trasparenza, dire ciò che si fa”.
I 20 candidati alle elezioni regionali della lista LeALI sono: Dario Frassy, Ezio Ansermin, Enzo Bevilacqua, Angelo Bonfanti, Igor Brunello, Antonio Chiodo, Fabiana Deligios, Eliseo Delle Donne, Giovanni Faggionato, Umberto Furfaro, Vincenzo Gorret, Emiliano Naccari, Tiziana Paillex, Eddy Pellissier, Emanuela Rosset, Martino Rossi, Loredana Saba, Romina Siracusa, Sabri Sowes e Riccardo Tarello.