Allo Iar arriva la prima compostiera collettiva. La prossima nell’area Montfleury

È stata presentata la nuova compostiera collettiva dello Iar che permetterà alla scuola di riutilizzare gli scarti organici della propria mensa trasformandoli in compost. Anche il Comune di Aosta sta lavorando per una compostiera nell'area di Montfleury.
Società

C’è una novità di fronte all’imponente struttura dell’Institut Agricole Régional. Una novità dal punto di vista visivo, senza dubbio: un locale in legno che ben si lega al panorama e alle attività della scuola, ma soprattutto una novità pratica. Questa struttura accoglie infatti una compostiera collettiva, “laCompostiera.it”, la prima interamente prodotta in Italia (e a Villanova Mondovì nel cuneese, per la precisione) e che d’ora in avanti trasformerà gli scarti organici della mensa dell’Institut in prezioso compost.

“Questa compostiera – spiega l’Assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Manuela Zublena – sviluppata grazie all’esperienza della Cooperativa Erica di Alba, rappresenta un approccio corretto al monitoraggio della frazione organica. La necessità è quella di curare il compost a livello agricolo, per recuperare pratiche che in passato erano la norma”.

Un approccio virtuoso per una scuola, l’IAR, che non solo farà tesoro del proprio compost organico ma che si lega anche ad una volontà più alta: “La nostra attenzione maniacale alle norme Ue – dichiara Zublena – si attua soprattutto a livello di prevenzione, cercando di limitare la produzione stessa dei rifiuti, e questa struttura sarà preziosa per la preservazione dei delicati equilibri naturali”.
Una importante iniziativa ecologica quindi, ma non solo: “La valenza è anche didattica – spiega il professor Mauro Bassignana, docente e responsabile del settore agronomo dell’IAR – che amplia il percorso di raccolta separata che facciamo da sempre con i nostri studenti”.

Una macchina dal funzionamento semplice e lineare che permetterà di compostare fino a 25 tonnellate di rifiuti all’anno e che potrà cambiare molte delle prospettive della scuola: “La macchina – conclude il professor Bassignana – è attiva già da circa 20 giorni. Gli scarti della cucina e della mensa vengono sminuzzati e mescolati con pellet, rivoltati, ossigenati e pronti in un periodo di 40 giorni, sebbene il compost non possa essere utilizzato prima di 90 giorni. L’utilizzo che ne faremo sarà rivolto prevalentemente alle aree verdi e ai campi, con tanto di prove di ingiardinazione per valutare se il compost sia pronto o necessiti di altro tempo o elementi”.

Una iniziativa non isolata che apre le porte anche ad altre analoghe situazioni: “Questa compostiera – svela l’Assessore Comunale all’Ambiente Delio Donzel, presente all’inaugurazione – sarà omologa a quella che verrà installata a Montfleury. I tempi sono ancora da definire con precisione, visti i diversi passaggi burocratici obbligati, ma raccoglierà gli scarti organici di tutte le scuole di Aosta, arrivando a compostare, nei progetti, fino a 60 tonnellate l’anno”.

 

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