Centrali idroelettriche, Legambiente chiede alla Regione di stoppare le domande

La delibera regionale del giugno dell’anno scorso che blocca le richieste di concessione di nuovi impianti non ha infatti effetto sulle 104 domande già presentate.
Antonio Beck Peccoz
Società

“La Regione non utilizza gli strumenti legislativi che lei stessa ha messo in campo”. La denuncia arriva da Legambiente che chiede all’Amministrazione regionale di porre un freno alla proliferazione di nuove centrali idroelettriche. La delibera regionale del giugno dell’anno scorso che blocca le richieste di concessione di nuovi impianti non ha, infatti, effetto sulle 104 domande già presentate.

In base ai dati forniti dall’Associazione ambientalista il numero di impianti idroelettrici presenti in Valle alla fine del 2011 è di 228,
di cui 95 con potenza superiore ai 95 Kwatt. “Altri 10 – spiega Alessandra Piccioni, Presidente di Legambiente – sono autorizzati e 12 sono sottoposti alla Valutazione di impatto ambientale”.

Ad unirsi alla richiesta di moratoria, oggi in una conferenza stampa, sono il comitato di cittadini sorto a Valgrisenche per opporsi a tre nuovi progetti, e Antonio Beck Peccoz che, dal 2004 si oppone alla realizzazione di un impianto nel vallone di Cortlys, progetto presentato dalla società The Power Company.

“Valgrisenche – ha spiegato Anna Grassis del Comitato di Valgrisenche – ha a che fare da più di 60 anni con dighe e centrali. Non vogliamo che il nostro territorio venga ancora depauperato.” I progetti presentati, spiegano Grassis e Cesare Clap, “non per centraline ma per vere e proprie centrali, una di 3.300 kwatt ", andranno a interessare delle zone di pregio naturalistico, nei pressi dei sentieri che conducono ai rifugi Bezzi e Chalet dell’Epée, sui percorsi dell’Alta Via.

Da pochi giorni il comitato ha avviato quindi una raccolta firme “per far sì che tutti gli abitanti siano informati e per tentare di bloccare le sub concessioni. La gente deve tornare ad essere padrona del proprio territorio”. Ad oggi già 150 cittadini hanno aderito all’iniziativa.

Se a Valgrisenche la protesta è agli esordi, a Gressoney-La-Trinité la strada percorsa da Antonio Beck Peccoz, proprietario dei terreni dove dovrebbe sorgere l’impianto, è già lunga e fatta tre azioni legali. “Non per difendere le terre che mi appartengono – ha spiegato Beck Peccoz – ma per difendere il paesaggio che mi oppongo al progetto. La tutela del paesaggio corrisponde a un interesse pubblico di rango costituzionale”. La centrale, dichiarata dagli uffici regionali non assoggettabile a Via, avrà una potenza di 174 KW ma, rileva Beck Peccoz: “è già pronta una domanda di decuplicazione della potenza”. Nella sua battaglia Antonio Beck Peccoz ha trovato al suo fianco Legambiente, centinaia di persone che hanno aderito alla petizione rivolta al Consiglio regionale e il Fai. Con quest’ultimo il 21 luglio, alle 11, verrà organizzato un concerto per Cortlys con il quartetto Lyskamm.
 

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