Spicca il volo Arc-en-ciel, il piccolo gipeto di Valsavarenche

Dopo Arc-en-ciel si attende ora l'involo del piccolo presente nel nido in Val di Rhêmes, monitorato in stretta collaborazione con il personale del Corpo Forestale della Regione Valle d'Aosta.
Gipeto - Foto di Davide Glarey
Società

I gipeti continuano a regalare emozioni nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Ieri, giovedì 18 luglio, ha spiccato il suo primo volo, sotto lo sguardo attento dei guardiaparco, Arc-en-ciel, il piccolo gipeto cresciuto nel nido della Valsavarenche. Il nome all’esemplare è stato dato dagli alunni della scuola elementare di Dejoz ed evoca quello di Siel, il piccolo che era nato nel 2011 e che però non era sopravvissuto.

“La maggiore maturità della coppia e la qualità cure al nido – si legge in una nota del Parco nazionale del Gran Paradiso –  hanno consentito un migliore allevamento di Arc-en-ciel e lasciano ben sperare per la sua sopravvivenza.”

Dopo Arc-en-ciel si attende ora l’involo del piccolo presente nel nido in Val di Rhêmes, monitorato in stretta collaborazione con il personale del Corpo Forestale della Regione Valle d’Aosta.

“Il gipeto, uno degli avvoltoi europei di maggiori dimensioni – spiega ancrora la nota del Parco  –  è stato reintrodotto sulle Alpi negli anni ’80, dopo l’estinzione avvenuta agli inizi del ‘900. Arc-en-ciel, di cui non si conosce ancora il sesso, rimarrà per alcuni mesi nel territorio dei genitori e insieme continueranno ad essere costantemente osservati dal personale di sorveglianza dell’Ente Parco. I dati raccolti e le osservazioni effettuate saranno trasmessi, per l’archiviazione e la loro gestione, alla banca dati del monitoraggio internazionale di questa specie (International Bearded Vulture Monitoring) curata dalla Fondazione per la conservazione dei Vulturidi (VCF), per il tramite dell’Ufficio Fauna e flora dell’Assessorato all’Agricoltura e risorse naturali della Regione Valle d’Aosta.”

 

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