Un anno dopo il referendum “No piro”, il punto di Valle Virtuosa sui rifiuti

Convegno dell’associazione ambientalista in un salone - mezzo vuoto - di palazzo regionale a discutere della gestione dei rifiuti. “Tutti i 74 comuni hanno ricevuto l’invito per i consigli comunali”.
Il convegno di Valle Virtuosa
Politica

’18 Novembre, un anno dopo – Come una corretta gestione valorizza i rifiuti e azzera gli sprechi’. Valle Virtuosa ne ha parlato in Convegno questo pomeriggio, tra le mura del salone del palazzo regionale, per cercare di tirare le fila ad un anno (quasi) esatto da quello storico 18 Novembre 2012, giorno in cui i valdostani con un ‘Sì’ hanno detto un deciso ‘No’ ai trattamenti a caldo in questa regione.
Il dato che salta subito all’occhio, proprio in virtù del risultato referendario dell’anno scorso, è la sala mezza vuota. Problema oggettivamente non semplice da spiegare, affrontato in due momenti diversi da Manuela Bergamasco di Valle Virtuosa: “La sala deserta lascia un po’ attoniti – esordisce Bergamasco – anche perché 74 comuni hanno ricevuto un invito per tutti i Consigli Comunali e per tutti i tecnici, per un momento di informazione davvero importante”. Dose rincarata in chiusura di convegno: “il calo è una problematica naturale, ma questa sala vuota dimostra anche la volontà di abbassare i toni sulla questione dei rifiuti”.
Stoccata indirizzata evidentemente alla politica ma che sottolinea un’assenza pesante e ancor più sorprendente da parte della comunità valdostana, anche al netto del ritorno ad effetto dello spauracchio ‘pirogassificatore’, questa volta a Borgofranco, alle porte della Valle.

Nel mezzo c’è comunque il convegno e i suoi ospiti, con le proposte e le prospettive che Valle Virtuosa dichiara da sempre: “Siamo qui per portare esempi e modelli virtuosi di gestione dei rifiuti, ma soprattutto praticabili – spiega una commossa Jeanne Cheillon, Presidente dell’Associazione – perché avvicinarsi alla strategia ‘Rifiuti Zero’ non è un’utopia. La Valle d’Aosta, con i numeri che ha, potrebbe davvero diventare senza difficoltà la prima regione a rifiuti zero”.
Una strategia che parte dal ricordo e dall’onda lunga del referendum dell’anno scorso: “Come per ogni compleanno – continua Cheillon – ci aspetta un regalo. L’anno scorso i cittadini hanno fatto un regalo a tutta la Regione, alla democrazia dell’intero Paese, alla Storia, e anche alla nostra autonomia, dimostrando quello che una Regione autonoma può davvero realizzare. Ed un regalo alla salute e alle generazioni future”.
Un futuro che parte giocoforza dal presente, un presente per il quale Valle Virtuosa e tutti gli invitati chiedono scelte di campo, prese posizioni nette: “La vittoria dell’anno scorso – spiega il vincitore del Premio Goldman ‘Nobel’ per l’ambiente 2013 Rossano Ercolini in collegamento video – è una vittoria vostra ma anche nostra, una pietra miliare del 2012. Dimostra che una comunità può fare la differenza, anche se a volte non ha la possibilità di fare la differenziata. La strategia ‘Rifiuti Zero’ è possibile e a portata di mano, e sarebbe un peccato imperdonabile non adottarla”.

E di differenziata si parla anche nell’intervento di Franco Bonesso, Presidente del Consorzio Rifiuti TVTRE e ormai veterano dei convegni dei virtuosi, che punta anche sull’aspetto prettamente economico: “L’incenerimento è la via più facile e quellache non porta mai a soluzioni concrete dei problemi. Le nuove tecnologie non solo cercano nuove soluzioni, ma aprono anche a nuovi mercati. Chiedo agli amministratori di non avere paura ad esporsi perché, come successo nella mia Provincia, Treviso, quando la gente prova nuovi sistemi, come la tariffa puntuale, non vorrà pià tornare indietro. L’importante è non guardare ai rifiuti in maniera ideologica”.

Sulla stessa linea anche il Direttore Generale della Fiemme Servizi S.p.a. Andrea Ventura: “Il principio, soprattutto in territori delicati come quelli valdostani o come quelli della Provincia di Trento dai quali provengo io, deve essere quello che chi più inquina più paga. Bisogna cercaredi premiare i comportamenti virtuosi e la tariffa puntuale lo fa”. La ricetta è semplice, e Ventura la racchiude in tre semplici punti: “Cosa fare? Tariffa puntuale, politiche di riduzione dei rifiuti e raccolta porta a porta”.
Chiude il giro di interventi Mirko Tutino, Assessore Provinciale all’Ambiente di Reggio Emilia: “Nel 2012 la nostra raccolta differenziata si attestava al 61%, diventato ora il 78% eliminando i grandi cassonetti dell’indifferenziata e attivando la raccolta porta a porta dell’umido. L’obiettivo è quello di continuare a crescere e di spegnere sette inceneritori su nove in Emilia Romagna. Il vostro referendum e le elezioni comunali a Parma hanno tracciato una linea, hanno dimostrato che c’è una richiesta di cambiamento dalla quale non si può tornare indietro”.

Un cambiamento al quale la politica deve intrecciarsi indissolubilmente, anche se le difficoltà in tal senso sono parecchie: “Gli stessi amministratori di trent’anni fa – conclude Tutino – pensano che gli inceneritori, buoni vent’anni fa al posto delle discariche, siano tuttora una via praticabile. La vecchia politica dell’incenerimento deve cambiare”.
La politica deve cambiare ma intanto resta ancora sorda ad alcuni richiami. Non solo da parte di Valle Virtuosa ma anche dalla platea ci si rammarica per un’assenza vistosa e pesante come un macigno, quella cioè dell’Assessore Regionale all’Ambiente Luca Bianchi: “L’Assessore Bianchi ha declinato il nostro invito a partecipare al convegno – conclude senza nascondere la sua amarezza Manuela Bergamasco – e non ha mandato nemmeno nessuno in rappresentanza”.
 

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