Una buona efficienza mentale dipende da parecchi fattori, per cui non è sempre facile individuare le cause dei disturbi della memoria e della concentrazione.
Lo stress è considerato comunemente il primo responsabile. Di per sé, il termine è neutro, indica semplicemente una risposta aspecifica di adattamento a qualsiasi richiesta o sollecitazione proveniente dall’ambiente. Si tratta quindi di uno stato fisiologico normale, indispensabile per la sopravvivenza e che non può essere evitato.
Ciò che intendiamo comunemente per “stress”, in realtà, è il “distress”, ossia quella condizione in cui, secondo la definizione del prof. Giuseppe Favretto, “una persona ha perso il controllo sulla maggior parte delle situazioni con cui ha che fare e percepisce le richieste provenienti dall’ambiente come superiori alle sue forze ed energie”.
E’ importante, perciò, cercare di non arrivare a questa condizione evitando gli stress inutili e scaricando le tensioni che si sono comunque generate per i più vari motivi attraverso opportune tecniche di rilassamento (respirazione diaframmatica, meditazione, yoga, qi-gong, training autogeno, ecc.).
Una cattiva igiene del sonno è un’altra importante causa di calo delle performance mentali: abbiamo bisogno di una sana dormita per fissare le esperienze nella memoria, motivo per cui non bisognerebbe mai ridurre le ore di sonno nei periodi della vita in cui ci viene chiesto il massimo sforzo mentale.
Un’attività fisica piacevole, adeguata allo stato di forma, soprattutto se effettuata all’aria aperta e purché non svolta a tarda ora (dopo le 19-20), è molto efficace nel migliorare l’attività cerebrale: allenta la tensione, ossigena il sangue, regolarizza l’attività ormonale e aiuta a sconfiggere stanchezza e cattivo umore.
E’ indispensabile curare l’alimentazione: indubbiamente la qualità dei cibi che consumiamo ogni giorno influenza la qualità dei nostri pensieri. Non è un concetto metafisico: alcune vitamine, minerali e acidi grassi, infatti, sono indispensabili per il buon funzionamento delle strutture biologiche coinvolte nei processi di memorizzazione. I cibi vegetali hanno tempi di digestione inferiori alle 3 ore, producono una minima quantità di scorie e offrono un apporto fondamentale di sostanze vitali: dovrebbero essere sempre consumati generosamente e nella loro forma meno manipolata. I cereali integrali e i legumi secchi, ad esempio, sono ricchi di vitamine del gruppo B, indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso.
In buona sostanza, per una buona efficienza mentale occorre prevenire l’esaurimento delle riserve energetiche e nutritive del Sistema Nervoso Centrale.
Quando l’iperattività, l’ansia cronica, la mancanza di riposo adeguato e altri fattori risultano protratti nel tempo possono favorire danni degenerativi, per cui in questi casi occorre consultare il proprio medico curante.
Come porre rimedio ad un temporaneo calo della memoria e della concentrazione?
L’integrazione di vitamine e minerali può risultare utile, purché l’utilizzo delle compresse non porti a prestare meno attenzione alla qualità dell’alimentazione.
Tra i minerali sembrano essere particolarmente utili lo zinco e il selenio. Tra le vitamine, oltre a quelle del gruppo B già citate (in particolare la B1, la B6, la B9 e la B12; tuttavia è consigliabile in genere assumere un integratore che le contenga tutte), sono molto utili la A, la C e la E.
Diverse ricerche confermerebbero l’utilità degli acidi grassi omega-3, in particolare del DHA, contenuto in abbondanza negli oli di pesce.
In un soggetto giovane sottoposto a forte stress può essere utile l’azione di piante toniche sul sistema nervoso quali Eleuterococco, Rodiola, Schisandra.
In un soggetto anziano i primi deficit cognitivi possono indicare una diminuita efficienza circolatoria cerebrale, che potrà essere sostenuta dal Ginkgo biloba.
E’ utile associare piante che facilitino e migliorino il recupero delle energie, favorendo il rilassamento. Tra queste, la comune Melissa è una delle più indicate.
Alcune di queste piante possono presentare effetti collaterali ed interazioni con i farmaci di sintesi: il farmacista è a vostra disposizione per offrirvi i necessari chiarimenti e per un eventuale consiglio personalizzato.
Dott. Enrico Bernero
Farmacista e Naturopata