Governo regionale, non più di sei assessori e più donne. Il Pd deposita una proposta di legge

La proposta di legge pone inoltre dei paletti sulla nomina degli assessori tecnici, possibile solo in alcuni casi. Sulle donne: "la composizione della Giunta regionale debba rispettare la proporzione tra i generi esistente nel Consiglio regionale".
Politica

Non più di sei assessori, una maggiore rappresentanza del genere femminile nella Giunta regionale e nuove disposizioni nel caso di assessori tecnici. Dopo la proposta di legge sul doppio incarico dei consiglieri regionali, il Partito democratico- Sinistra Vda ha depositato oggi, venerdì 4 ottobre, una nuova iniziativa legislativa che va a colpire gli assessorati.

"Come sempre lo strumento della proposta di legge per il gruppo PD-SinistraVdA – si legge ha lo scopo di aprire un dibattito e obbligare la maggioranza a non limitarsi a discutere delle questioni urgenti sui giornali ma a prendere provvedimenti concreti, in un momento in cui non è più tollerabile, alla luce degli enormi problemi economici che i cittadini affrontano quotidianamente, lo spreco di denaro pubblico, interpretando in modo corretto le potenzialità offerte dalla nostra Autonomia".

Il principio da cui parte la proposta è sempre quello del contenimento dei costi della politica. "Si ritiene necessaria la definizione di un numero massimo di assessorati regionali (sei il numero massimo individuato) – si legge nella relazione alla proposta di legge –  in quanto l’esperienza ci suggerisce che anche le maggioranze più solide sono tentate di istituire un numero elevato di assessorati, anche con articolazioni molto diverse fra di loro, poco funzionali, sino ad essere strutture apparenti o superflue con il solo fine di garantire equilibri politici." In questa logica la proposta di legge introduce dei paletti sulla nomina degli assessori tecnici. L’articolo 3 dispone quindi che l’elezione di un membro esterno al Consiglio regionale sia possibile solo se: gli eletti in Consiglio appartengono ad un solo genere; se i componenti delle forze politiche di maggioranza appartengano ad un solo genere o ad entrambi i generi, ma in misura tale da non poter rispettare la proporzione prevista dalla legge e se sussistono eccezionali e motivate esigenze tali da richiedere l’elezione di persone di comprovata esperienza e altamente qualificate.

L’elezione di un assessore tecnico prevede una votazione separata rispetto a quella della Giunta e le spese per le indennità dello stesso gravano sulla spesa complessiva per i componenti del Governo. Ovvero tutti e sei gli assessori dovranno ridursi lo stipendio per pagare il membro esterno.

Infine sulla rapprresentanza di genere l’articolo 2 dispone che la composizione della Giunta regionale debba rispettare la proporzione tra i generi esistente nel Consiglio regionale al momento del suo insediamento, con arrotondamento all’unità superiore.

"La proposta di legge – ricorda il Pd-Sinitra Vda –  dopo essere stata approvata dal Consiglio regionale con la maggioranza richiesta per le cosiddette leggi “statutarie”, potrà essere sottoposta a eventuale referendum confermativo".

 

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