Nuovo ospedale, la sostenibilità economica del progetto verrà ridiscussa. No allo stop lavori

Bocciata una mozione della minoranza che chiedeva lo stop all’iter di avanzamento del progetto del nuovo ospedale e approvata una risoluzione che invita la Giunta al confronto in V Commissione con i costi di gestione validati dall'Usl.
Politica

Stoppare l’iter di avanzamento del progetto del nuovo ospedale e dare mandato alla V Commissione di valutare, con l’Assessore la fattibilità, sostenibilità e eventuali soluzioni alternative, prima di procedere al bando di gara di inizio lavori. E’ la richiesta avanzata dalla minoranza e contenuta in una mozione bocciata con 17 astenuti e 16 a favore. Dai banchi di Uv e Stella Alpina è arrivata poco dopo una risoluzione (approvata con 18 voti favorevoli) che di fatto accoglie la seconda parte delle richieste dell’opposizione.

“Penso che siamo tutti d’accordo – sottolinea Fosson – che non è più tempo di contendere dove farlo, se sia necessario o no. Siamo tutti d’accordo che il progetto vada realizzato, non per un desiderio di fare qualcosa di straordinario, ma per fare qualcosa di utile. La nostra intenzione è di riconvocare la quinta commissione perché non abbiamo ancora i costi validati dall’Usl sull’opera”.

Nel presentare la mozione Roberto Cognetta del M5S poco prima aveva spiegato “Il progetto che ci è stato presentato in V Commissione l’8 gennaio solleva una serie di dubbi sui costi, sulla gestione successiva e su ciò che è utile per la nostra regione. Con uno spirito collaborativo, perché il problema dell’ospedale riguarda tutti, ci siamo posti nell’ottica di trovare delle soluzioni. “

A mettere a nudo i dubbi sul progetto è Jean-Pierre Guichardaz del Pd-Sinistra Vda: “Ci è stata data una rappresentazione di un ospedale nuovo senza dire come questo si collegherà con il vecchio. E l’Assessore ha notato questa mancanza di visione d’insieme. Se non si capisce qual è il destino del vecchio a noi e alla cittadinanza non interessa fare un buco per metterne uno nuovo. Questo è un altro progetto, non è quello come detto dall’Assessore di cui si è discusso nel 2007 e nel 2011. Con 100 milioni di euro non si può fare una struttura nuova ed efficiente, riunificata al Beauregard e all’Ex Maternità. Di questi ultimi due poli non si sa nulla. Mancano i fondamentali. Non si può iniziare l’unica grande opera senza sapere cosa si intende fare di ciò che verrà svuotato”. E Nello Fabbri di Uvp: “Troppi sono i dubbi sulla sostenibilità economica. Mi sembra che andiamo a bloccare quelle risorse indispensabili per il rilancio della nostra autonomia. “

La minoranza rimane quindi ferma sulle richieste della mozione bocciata. “Il nodo principale fra la nostra mozione e la vostra risoluzione – ricorda Patrizia Morelli di Alpe è quello di fare arrestare l’iter di avanzamento del progetto, per fare un’analisi approfondita e laica prima di avviare le procedure di appalto”.

A intervenire nel dibattito è dai banchi della minoranza, Claudio Restano di Uv, Presidente della V Commissione: "Non sono d’accordo su certe affermazioni. Da una parte diciamo che non va fatto tutto di fretta dall’altra ci chiediamo di chi è la parternità di questo progetto. La paternità è dell’Amministrazione regionale. I dubbi su un progetto di questa portata sono tanti, nessuno può avere delle certezze."

 

 

 

 

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