Le “Rencontres” dell’UV approdano ad Aosta: “Noi abbiamo il coraggio di fare delle scelte”

“In questi momenti si può abbaiare alla luna, e ci sono almeno 17 persone che lo fanno, ma noi vogliamo arrivare in cima alla montagna, nonostante il peso di dover governare in questo momento storico". ha dichiarato ieri sera il sindaco Bruno Giordano.
Rencontre sur le territoire UV ad Aosta
Politica

L’Union Valdôtaine si prepara al contrattacco. Mentre da un lato piovono le critiche al governo regionale da parte della minoranza del Consiglio Valle, il Mouvement batte tutto il territorio valdostano per spiegare invece l’esatto contrario, ovvero la validità delle azioni e le scelte finora sostenute all’interno dell’assemblea regionale. Una scelta strategica anche per recuperare una ‘politica di prossimità’ e soprattutto un filo diretto con la popolazione, tra gli eletti e gli elettori.

Dopo aver attraversato la Valle, fin dai primi di febbraio, toccando un po’ tutta la comunità, il Reone Rampante è approdato ad Aosta, nel salone della Biblioteca di Viale Europa. Ad incontrare la popolazione era presente una delegazione ‘di punta’, dal Vicepresidente della Giunta Aurelio Marguerettaz al Presidente Ennio Pastoret, passando per l’assessore alla Sanità ed ex senatore Antonio Fosson fino a Bruno Giordano nella sua doppia veste di Sindaco del Capoluogo regionale e Presidente del Consiglio Permanente degli Enti Locali.

Ad aprire il dibattito ci pensa Aurelio Marguerettaz che non perde tempo e arriva subito al punto: “Tv, giornali e internet mettono sempre in rilievo quello che non va – spiega l’assessore al Turismo – ma noi abbiamo l’orgoglio di lavorare per il bene della comunità durante una crisi economico-finanziaria senza precedenti. Spesso i nostri avversari politici banalizzano quello che abbiamo fatto e in una situazione così grave ci troviamo con 17 consiglieri di minoranza che ne approfittano, con basso sciacallaggio, per girare le colpe di tutto al Presidente Rollandin, al governo e alla maggioranza. In questo momento si dovrebbe fare fronte comune e capire che le azioni fatte finore non sono i capricci di una maggioranza ma derivano da ragionamenti fatti con logica e buon senso per contrastare la situazione che stiamo vivendo”.

Buon senso che, secondo l’UV, è riflesso stesso di un preciso programma politico: “Il nostro programma di governo – interviene il Presidente Pastoret – nasce dalla volontà di dare delle risposte concrete. Il bilancio regionale si è ridotto di qualche anno in maniera drastica e ci sono delle difficoltà a mantenere alti gli standard in alcuni settori. Noi abbiamo il coraggio di fare delle scelte e le rivendichiamo perché sono sempre oculate”.

E sullo standard dei servizi è l’assessore Fosson ad esprimersi: “È molto difficile riorganizzarsi senza risorse. Dieci anni fa pensavamo a cosa fare per aumentare i servizi mentre ora dobbiamo pensare a dove tagliare. Nonostante la crisi manteniamo i servizi e non è poco, manteniamo un welfare munifico con misure vicine al paese e attente alla persona. Gli asili nido da noi erano un paradiso e abbiamo offerto modelli al di sopra degli standard che ora sono da rimodulare. In un certo senso la crisi ci dà la possibilità di rivedere certi servizi e magari migliorarli, ma certo che è più facile dire che non va bene niente”.

E il riferimento, naturale, punta alla minoranza tutta con una virata implicita verso l’Union Valdôtaine Progressiste, gli ex compagni di partito: “Oggi chi ci dice ad esempio che la nuova Università non va bene – spiega Pastoret – è chi per anni ci ha ‘tritato l’anima’ per acquisire la caserma. Alla Testafochi si faranno le aule, non il campus perché non ci sono le risorse, non per un capriccio, non perché è una ‘Grande opera’ ma perché paghiamo centinaia di migliaia di euro per gli affitti degli edifici. Chi dice il contrario o è ignorante, e quindi non può ergersi sopra nessuno, o mente per la gola”.

Poi tocca al Sindaco Giordano, che affila anch’egli gli artigli: “In questi momenti si può abbaiare alla luna, e ci sono almeno 17 persone che lo fanno, ma noi vogliamo arrivare in cima alla montagna, nonostante il peso di dover governare in questo momento storico. Una riforma come quella sugli Enti Locali, però, appartiene a tutti i valdostani perché è una riforma di sistema, un sistema con 74 comuni che devono rimanere 74. La maggioranza in Regione fa cose straordinarie, ha mantenuto invariati finanziamenti al Cpel e al riparto per i comuni, cosa non da poco”.

La situazione in Consiglio Valle, il muro contro muro che si è concretizzato in questi otto mesi di legislatura, è poi inevitabilmente il perno del dibattito: “Il clima in Consiglio come nelle Commissioni è difficile – racconta David Follien – anche perché dovrebbero essere organi di controllo e proposta e non è quasi mai così. L’Union cerca di interfacciarsi sempre in modo serio e costruttivo, ma lì si vuole solo distruggere. Anche sulla Riforma degli Enti ci osno forze che cercano solo visibilità. L’UVP ha ‘scopiazzato’ il nostro progetto per entrare poi a gamba tesa, ma cercheremo comunque il confronto e la condivisione, perché la riforma è di tutti i valdostani e non solo dell’Union Valdôtaine”.

Apertura che segue ad un’altra apertura: “Ora serve un messaggio positivo – conclude Pastoret – perché ci sono pensieri diversi ma molti temi possono unirci. Tre su tutti: la nostra debolezza nei confronti dello Stato davanti al quale siamo divisi e senza coesione, un’Europa sempre più incombente nella quale dobbiamo mandare un nostro rappresentante, e l’invito d’intesa è stato lanciato e vedremo chi lo raccoglierà, e la difesa dei nostri comuni e del nostro territorio attraverso la Riforma degli Enti Locali”. 

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