Partecipate regionali, si salva anche Vallée d’Aoste Structure ma tornano i franchi tiratori

Respinta la risoluzione della minoranza che ne chiedeva l'azzeramento dei vertici con 16 voti favorevoli, 2 contrari e 14 astensioni. La prossima seduta è in programma mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio 2014.
Consiglio regionale
Politica

I franchi tiratori sono tornati a colpire, anche se questa volta "a salve", in Consiglio regionale. Durante la seduta straordinaria di ieri, dedicata alle modalità di gestione delle società partecipate dalla Regione e dei rapporti che intercorrono con il Consiglio stesso, qualcuno nelle fila della maggioranza ha approfittato del voto segreto per schierarsi con gli avversari. E’ successo quando si è trattato di decidere se revocare l’incarico all’amministratore unico del Casinò di Saint-Vincent, Luca Frigerio, e poi, in chiusura di lavori, quando la minoranza ha chiesto l’azzeramento dei vertici di Vda Vallée d’Aoste Structure, società cui la Regione ha conferito i beni facenti parte del patrimonio immobiliare destinato ad attività produttive e commerciali.

In questo caso il risultato dell’urna è stato di 16 voti a favore, 2 contrari, 14 astensioni. "Ancora un franco tiratore che accentua divisioni di quel che rimane di questa maggioranza che esce frantumata da questo consiglio", ha commentato subito un soddisfatto Laurent Viérin (UVP).

Il testo era stato illustrato dal Consigliere del M5S, Roberto Cognetta, che chiedeva di provvedere affinché fosse revocato, con decorrenza immediata, il Consiglio di amministrazione e la dirigenza della VdA Structure, "in quanto inadempiente rispetto agli scopi e agli obiettivi strategici deliberati dal Consiglio Valle nel 2007 e la Commissione consiliare competente a prendere atto della mancata attuazione degli indirizzi generali di politica industriale della società oltre che a provvedere alla loro conseguente revisione".

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha ricordato che "regolarmente ogni anno in Consiglio ci viene presentata la relazione di VdA Structure: nel 2013, l’Assessore Marquis ha confermato una situazione di criticità perdurante con un risultato negativo di quasi 3 milioni di euro. La crisi impone oggi un cambio di strategia: non c’è più bisogno di brave persone a dirigere la società, c’è bisogno di competenze e professionalità". Per la Consigliera del PD-SVdA Carmela Fontana, «la società continua ad avere gravi perdite di esercizio. È una situazione gravissima, ma non si può sempre dare colpa alla crisi, bisogna intervenire immediatamente, anche se sembra mancare la volontà politica di farlo".

Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha precisato che «VdA Structure è una vittima: non posso incolpare persone che hanno cercato di portare avanti una situazione di criticità. Qui la politica non si è mai voluta occupare fino in fondo del ruolo che questa società potrebbe giocare nella politica industriale valdostana. Siamo troppo presi dall’amministrazione quotidiana, quando in realtà la Valle d’Aosta è una regione che potrebbe dire la sua, cogliendo nella crisi un’opportunità. Oggi, c’è un’emergenza: quello che noi diciamo in Consiglio viene espresso anche dalla società stessa. Questa risoluzione sottolinea questi aspetti, ma cerca di creare un colpevole che colpevole non è: non mi sento quindi di colpevolizzare l’attuale Consiglio di amministrazione, ma piuttosto di chiedere un piano di politica industriale di prospettiva e rilancio". L’Assessore alle attività produttive, Pierluigi Marquis, ha chiuso la discussione avanzando una proposta alla minoranza. "Il CdA di Vallée d’Aoste Structure ha costituito un gruppo di lavoro che si è dato l’obiettivo di definire le linee strategiche per valorizzare gli immobili e la diminuzione del disavanzo gestionale. Tra pochi giorni, il documento sarà pronto e potrà essere portato all’attenzione di quest’aula. Per queste ragioni, per l’impegno che la società sta mettendo sul campo, chiederei di soprassedere alla votazione di questa risoluzione e di riportare la discussione quando il documento sarà pronto". Proposta rispedita al mittente dalla minoranza che si è giocata le proprie carte chiedendo il voto segreto, dal quale è spuntato ancora un franco tiratore. Non abbastanza per mandare in crisi la maggioranza ma sufficiente per rendere ancora più interessante la prossima seduta, in programma mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio 2014. 

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