Ferrovia, due risoluzioni di minoranza e maggioranza per provare a bloccare i tagli

Una terza risoluzione iscritta dalla minoranza chiede di non procedere nell'iter di aggiudicazione dei bimodali.
Politica

Evitare che il piano di riduzione delle corse annunciato da Trenitalia e che salvo, manovre in extremis, entrerà in vigore dal 2 di marzo, venga attivato. E’ questo il comune denominatore delle due risoluzioni presentate questa mattina in Consiglio regionale da maggioranza e minoranza. Prima di procedere alla discussione dei due testi i capigruppo hanno incontrato i sindacati che come annunciato sono arrivati in piazza Deffeyes per portare la voce di utenti e lavoratori.

Il testo di Uv e Stella Alpina ricostruisce la querelle del trasferimento mancato di competenze sulla ferrovia alla Valle d’Aosta e parla della "improvvida decisione unilaterale di Trenitalia del 6 febbraio 2014, ribadita il 16 febbraio di ridurre il servizio ferroviario". Gli impegni al Governo regionale sono quindi di: definire l’intesa con lo Stato come previsto dalla legge di stabilità 2014 e a reiterare la richiesta di proroga per l’utilizzo dei fondi previsti nel decreto del Fare per completare le procedure di acquisizione di materiale rotabile bimodale che permetterebbe di dare una prima risposta al problema della rottura di carico a Ivrea".

Le opposizioni chiedono invece all’Assessore di chiarire in aula la situazione amministrativa creatasi a seguito dell’approvazione della norma di attuazione e a definire con massima urgenza il ruolo contrattuale della Valle d’Aosta, dello Stato e di Trenitalia e la posizione debitoria nei confronti dell’azienda.

Anche la minoranza riporta in aula la questione dei bimodali ma in una risoluzione distinta che chiede di non procedere nell’iter di aggiudicazione dei mezzi e che impegna l’Assessore a riferire con urgenza alla Commissione competente in relazione ai 521 milioni destinati all’ammodernamento della tratta.

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