"La bocciatura in Consiglio regionale della mozione con cui, in buona sostanza, le forze di opposizione chiedevano alla maggioranza semplicemente di assumere di fronte ai cittadini l’impegno a rispettare l’esito del referendum del 18 novembre 2012 è un fatto gravissimo." Cosi in una nota Legambiente Valle d’Aosta.
"Dopo un anno di sostanziale melina – continua la nota – durante il quale il governo regionale ha posto continuamente ostacoli alla definizione di uno scenario di trattamento a freddo dei rifiuti, ora si vogliono addirittura far rientrare dalla finestra i trattamenti a caldo! La maggioranza non rinuncia all’idea di bruciare i rifiuti, e vuol far passare l’ipotesi che appoggiarsi ad impianti operanti fuori valle sia
rispettosa delle scelte dei cittadini! In questo modo si tenta di svilire il significato del referendum".
E sulla proposta di Valeco l’Associazione si dice "scettica". "Un progetto che probabilmente è chiuso in un cassetto dell’assessore, in attesa di scenari legati più alle questioni giudiziarie connesse alla vicenda dell’appalto – promesso e poi revocato grazie all’espressione di voto dei valdostani – che non alla gestione dei rifiuti tout court. Ma una cosa sia chiara: bruciare i rifiuti, anche se fuori regione, non è quello che i valdostani hanno chiesto un anno fa!"