“Non basta più disporre di uno straordinario patrimonio culturale. Oggi bisogna avere una strategia capace di confrontarsi con la concorrenza globale”. E’ quanto ha affermato oggi, venerdì 25 ottobre, il ministro dei beni culturali e del Turismo Massimo Bray intervenendo alla quinta edizione della Scuola per la democrazia all’Hostellerie du Cheval Blanc ad Aosta.
Davanti a una platea di studenti delle scuole superiori valdostane, Bray ha presentato anche alcuni dati significativi su questa realtà economica per il nostro Paese. Aumenta infatti la spesa dei turisti stranieri in Italia: nel mese di luglio 2013 si è fatto registrare un +4,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Dobbiamo però guardare con sempre maggiore attenzione al mercato cinese – ha detto Bray – e per questa tipologia di turisti andrà certamente risolto il problema dei visti, liberandoci da assurdi vincoli burocratici”.
“Sarà sempre più necessario investire nel turismo on line – ha aggiunto il ministro – tenendo conto che lo sviluppo economico dei territori sarà sempre più legato alla capacità di sperimentare e di innovare”.
“Nella fase di criticità economica che il paese sta attraversando – ha detto il presidente del Consiglio Valle, Emily Rini – sarebbe un errore imperdonabile non puntare su una più efficace valorizzazione delle ricchezze che caratterizzano ogni angolo della nostra bella Italia”. Ma i tempi di crisi hanno conseguenza i pesanti tagli di bilancio: “Dovremo, forse più di altre volte, mettere a frutto l’inventiva e guardare con una nuova visione ai nostri territori, facendo delle scelte” ha concluso Rini.
Per il presidente della Regione, Augusto Rollandin, l’esempio di eccellenza è quello del Forte di Bard: “Lì abbiamo sperimentato la gestione integrata per la creazione di un vero e proprio distretto culturale, un laboratorio che contribuisce a fare sistema per l’intera Valle d’Aosta”.
