Aosta rischia di sforare il patto di stabilità. Se ne parla in Consiglio comunale

L’assemblea cittadina si riunirà il 29 ottobre per discutere gli “Equilibri di bilancio”. Le brutte sorprese potrebbero arrivare dal rispetto degli obiettivi del patto di stabilità. Un bel grattacapo per il neoassessore Marzi.
Carlo Marzi assessore alle Finanze
Politica

Il Consiglio comunale di Aosta si appresta, nella seduta del 29 ottobre prossimo, a discutere la variazione proprio documento contabile per la “salvaguardia degli equilibri di bilancio. Un assestamento che, secondo la legge, viene fatto ogni anno dall’amministrazione cittadina per mettere in asse entrate e uscite.

Le brutte sorprese per le casse del capoluogo, però, potrebbero arrivare dal rispetto degli obiettivi del patto di stabilità. Un bel grattacapo per il neoassessore alle Finanze Carlo Marzi. Sì, perché la mancanza di un accordo fra lo Stato e l’Amministrazione regionale rischia di creare un effetto a catena sui Comuni. Se inizialmente era stato calcolato un obiettivo di saldo finanziario di 6milioni 160mila euro circa, in assenza di un accordo con il Governo centrale la Regione ha comunicato che, in via prudenziale, gli Enti sono tenuti a ricalcolare l’obiettivo, fissando l’obiettivo in 8milioni 300mila euro circa.

Come si legge nella relazione tecnica sulla verifica degli equilibri di bilancio, firmato dal dirigente comunale Valeria Zardo, il saldo finanziario nel suo complesso potrebbe essere pertanto negativo (- 1.000.000 circa) , con uno sbilanciamento di circa 9,3 milioni di euro rispetto all’obiettivo da raggiungere.
“Appare del tutto evidente – scrive Valeria Zardo – che a soli tre mesi dalla chiusura dell’esercizio e con un dato stimato così distante dall’obiettivo, pur se si può ipotizzare un suo miglioramento a fronte di variazioni degli importi ancora solo presunti, l’Amministrazione difficilmente potrà raggiungere il saldo richiesto, anche ponendo in essere manovre molto drastiche” come la sospensione totale degli impegni e dei pagamenti.

Preoccupazioni condivise anche dai revisori dei conti del Comune che in più sottolineano l’incertezza di alcune entrate. Tra queste, i soldi che dovrebbero arrivare dalle alienazioni di beni comunali che, secondo i revisori, si “presentano molto aleatorie, visto l’andamento del mercato immobiliare”. E proprio su questo punto il gruppo del Partito Democratico ha annunciato un’interrogazione: “In previsione erano state inserite somme da riscuotere per 3milioni di euro. Somme definite prudenziali dall’allora assessore Baccega. Ma qual è la cifra incassata fino ad oggi?”.
 

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